lunedì 28 febbraio 2011

domenica 27 febbraio 2011

Artè disegna papavero verseggia. La sorpresa d'un pdf d'omaggio a poetica di Bella & Bestia. Ed altri ghirigori in parole e vaghezze!












cara Artemisia, il pdf è bello e ci voleva!

mi piace che tu abbia fatto decollare il nostro divertissement comune di immagine e haiku, un certo saporino di energia s'era sempre sollevato dall'incontro a volte felice dei tratti dei tuoi disegni e del mio haikueggiare,

Bella e Bestia, un tema che ti è caro e che in anche me suscita evocazione e proiezione, che ci sniffo odor comune tra donna e orsa!

Artè per chi non lo sapesse, è una misteriosa silente artista intenta ognor ad un suo intimo essere laboriosa poliedrica flessibile, magistra ma va detto a bassa voce ché lei non vuol sentirselo e con carnevale alle porte non le fò il dispetto d'un balletto goldoniano di bravaciò qua e bravaciò là!

m'è venuto però l'istinto di rimaneggiare i suoi disegni un per uno in accezion papaverina,

e giù pioggia di rossi petali e di parole, in ghirigori e graffiti di vaghezze, ché l'odor vitale di bestia e bella ci va a sguazzare!

beh è pure il mio modo di dialogare con quell'Artè, di spedirle qualche messaggio che so? una pulce nell'orecchio, un rimuginio una ripetizione,

lei infaticabile ineffabile sconosciuta compagna ne tiene conto, lo so che lo fa,

tutti invitati allora, tutta l'Accademia, e tutti voi amici di papavero a dare un'occhiata a pdf e propaggini!


tra bella e bestia
in vicinanza fitta
odor vitale

venerdì 25 febbraio 2011

specialmente balù & me


































































con balù uno specialissimo rapporto in corso,

io e lei, mi pare accomunate da qualcosa, ma sì è tutto proiettivo da parte mia, ma in che modo altrimenti comunicare con una gatta?

colgo la sua tristezza che forse è la mia, le attribuisco sentimenti dietro a quei suoi modi di essere e a quei moti espressivi di occhi mobili e inquieti e di posture sempre in varianza, non trova mai pace lei proprio come un papavero in balìa del vento,

l'inquietezza come tratto di sè,

mi pare di riconoscere le sue stranezze, il suo tratto coerente alla stravaganza,
il suo non fidarsi troppo ma infine il suo arrendersi all'affetto spicciolo,

e miagolochiacchierare adesso è una cosa che mi permette di fare con lei,

e sono suoni gutturali insinuanti teneroni e melensoni e fonemi strani e fitti in arrendevolezza comune,

perché ci si guarda anche mentre si fonetizza e chissà che passa mai tra me e lei?

ah balù cara gatta a mascherina ti conosco, come sei bella nel tuo mistero!

e come ci tieni alla tua indipendenza, vuoi decidere tu come e quando acconsenti alla relazione,

e sei pure vulnerabile quando l'istinto è domato e in tutta la tua tenerezza di femmina arresa sei lì a stretto contatto con un altro essere vivente che ha un altro odore e altra aura, che un po' invasiva ti sovrasta e lì tu docile col nasino rosachiaro le vibrisse e i baffoni di filo bianco ed avvertiamo tu ed io, una nostra calma non verbale ed intima!

balù d'oro nero ah non petrolio mia cara no! perlanera, onice, nero alabastro, gemma oscura, muschioscuro di forestanera, con le tue tracce del bianco, gatta tai chi! sì si!!
nel nero il bianco nel bianco il nero se no che gioco sarà mai possibile?
e coi riflessi d'indiano henné quando il sole accalda la tua nerapelliccia,

adesso mia cara balù come ogni vera fotomodella che si rispetti tu hai un book sempre più folto, un book dalla copertina nera eh già e tu in mille pose ritratta ne sei la dea nera la dea black % white, tu gatta amorosa sei da bianco e nero gatta da pellicola come nei film di Edgar Reitz

e la mia amata poetica d'autoscatto stavolta, con te, ha colto buoni frutti

by papavero by gattabalù



 
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