Un bicchiere e mezzo di cous cous precotto (ho usato un tipo di granulosità media, prodotto da Marchesi di Bologna, confezionato per conto del centro islamico italiano) / altrettanta quantità di brodo vegetale / una confezione di ceci già cotti / alcune foglie di cavolo verza / una dozzina di asparagi / un pezzetto di burro (40 gr) / una bustina di zafferano in polvere / 2 uova
Cuocere le foglie di verza in poca acqua salata e acidulata con un filino d’aceto. Una cottura rapida. Scolare la verdura e conservare l’acqua di cottura. Tagliare a striscioline il cavolo;
Sciacquare abbondantemente e sotto acqua corrente i ceci già cotti (eliminando completamente quella schiuma che fanno);
Usando una pentola capace mettere a bollire la metà dell’acqua di cottura del cavolo, versare un paio di cucchiai d’olio e unire il cous cous (è importante che l’acqua in questa prima fase non sia troppa altrimenti il cous si ammolla irrimediabilmente), mescolare energicamente, spegnere la fiamma e far rigonfiare per buoni 8-10 minuti;
Nella restante acqua sciogliere la bustina di zafferano;
Riaccendere il fuoco e con prontezza gestire quest’ultima fase: versare un po’ per volta il liquido con lo zafferano, unire il burro, i ceci, girando sempre con il mestolo di legno per impedire che la semola si attacchi sul fondo, mettere anche la verza tagliuzzata ed infine le uova, il tempo minimo per farle rapprendere sempre continuando a girare quindi spegnere il fuoco.
A parte aver già cotto in una padellina antiaderente solo con olio d’oliva gli asparagi tagliati in diagonale a tronchetti. Utilizzare solo le punte per guarnire il piatto del cous cous.
I restanti pezzetti di asparagi vanno in una insalata di crudités, con ravanelli, insalata belga, cuori di sedano, radicchio trevigiano e scagliette di parmigiano. Il tutto condito unicamente con olio d’oliva e.v.o.
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