Quanto sono belli i giardini di questa stagione! E' come se dormissero...senti battere il cuore delle piante, un battito lungo, profondo, un respirare appena, un riposarsi dalle lunghe fatiche estive ed autunnali....un sogno di primavera! Però, qua e là, vedi spuntare qualche frutto arancione, qualche fiore inaspettato...ed è subito allegria! Baci
Nudi ed essenziali, senza trucco, senza difese, a disegnare geometrie suggestive, rami che si abbracciano, che diventano cerbiatti, braccia tese, intrecci amorosi. Vestiti di aghi che giocano a fare il solletico al cielo, vestiti di foglie con il gelo che si annida lungo le vene. Vorrei essere il verde e l'arancio, il rosso ed il giallo, vorrei mordere la stagione. Ed ancora vorrei essere ramo nudo intrecciato a nude suggestioni. Un abbraccio da Sabrina
sabrina lo sai che hai una prosa tantrica? forse lo sai di già beh te lo dico anch'io! la pienezza la sensorialità il godimento della vita una strada impegnativa certo ma quanto avvolgente! grazie delle tue parole che disegnano immagini e narrazione. a presto cara!
solo da "adulto in avanti con l'età" ho scoperto le gemme silenti dell'inverno. girare fra alberelli ed arbusti e vedere con quanta pazienza queste gemme attendono la primavera è commovente. quel tempo si sta avvicinando, presto quelle gemme che già ora sanno quello che dovranno fare, lo faranno. seguiranno la loro inclinazione genetica e seguiranno le istruzione del codice
ciclo continuo di vita morte rinascita, la natura insegna eppure per noi umani la morte è un incubo da rimuovere e tutta la nostra maniacalità è un iperattivismo per allontanarla per esorcizzarla, paolo, ti ho mai detto che il mio film preferito è Dead Man di Jarmusch, e nonostante la mia paura della morte, questo film che è un lento viaggio di iniziazione alla morte lo vedo e lo rivedo con attrazione con commozione e con distacco, tu lo hai visto certamente da accanito cinefilo quale sei, ti ricordi allora quando l'indiano all'omonimo William Blake cita i versi del vero William Blake " ogni notte e ogni mattina nascono alcuni alla rovina, nascono alcuni al suo diletto, nascono alcuni all'infinita notte" guarda dove ci hanno portato le immagini del mio giardino!
hai fatto bene ad associare il ciclo vegetativo invernale a quello della morte/rinascita. il tragico della condizione umana, lo scotto che dobbiamo pagare alla evoluzione della coscienza, è che il vivente umano sa di pensare. e quindi sa rappresentarsi la morte. da qui le filosofie tragiche. è un tema che mi accompagna. ne ho parlato anche in un "conversato" post qui (te lo consiglio perchè ci sono anche delle istruzioni sul vivere nonostante il sapere della nostra mortalità): http://amalteo.splinder.com/post/11587788/Il+tempo+che+resta
non ho invece visto (e neppure conoscevo titolo e soggetto ) il film di jarmusch. lo cercherò e tornerò a dirti intanto : 'notte
paolo,guarda/guardate Dead man, per me è bellissimo!
maurizia, quel nespolo non dà frutti, credo quasi mai, mi piace molto la pianta del nespolo, per quella sua forma di palma, in piccolo ogni ramo sembra una palmetta
13 commenti:
mi piace il gomitolo steso di rami ramificati.
ora vedo se lo vedo qui fuori.
ciao papaverocaro
ninetta, spoglio è bello!
destrutturare arrivare alla struttura, c'è tempo per rivestire,
ciao cara!
sono le foto di quello che tengo nell'anima , e quando d'intorno il mondo mi senbra fuori di senno , il mio cuore gioisce nel ritrovarle
Quanto sono belli i giardini di questa stagione! E' come se dormissero...senti battere il cuore delle piante, un battito lungo, profondo, un respirare appena, un riposarsi dalle lunghe fatiche estive ed autunnali....un sogno di primavera! Però, qua e là, vedi spuntare qualche frutto arancione, qualche fiore inaspettato...ed è subito allegria! Baci
Sono tutta presa dagli agrumi: spremute, torte, insalate... li fiuto per strada.
Averne in giardino è gratificante ad effetto visivo energizzante!
caty so cosa dici, un forziere di immagini,
romy, l'inverno è così vivo, da quando ho imaparato ad amare l'inverno e lo amo tanto, vedo e scruto segni di vita sempre dappertutto
aiuolina mentre ti leggo sto mangiando un'arancia non dico altro!
Nudi ed essenziali, senza trucco, senza difese, a disegnare geometrie suggestive, rami che si abbracciano, che diventano cerbiatti, braccia tese, intrecci amorosi.
Vestiti di aghi che giocano a fare il solletico al cielo, vestiti di foglie con il gelo che si annida lungo le vene.
Vorrei essere il verde e l'arancio, il rosso ed il giallo, vorrei mordere la stagione.
Ed ancora vorrei essere ramo nudo intrecciato a nude suggestioni.
Un abbraccio da Sabrina
sabrina lo sai che hai una prosa tantrica? forse lo sai di già beh te lo dico anch'io!
la pienezza la sensorialità il godimento della vita una strada impegnativa certo ma quanto avvolgente!
grazie delle tue parole che disegnano immagini e narrazione.
a presto cara!
solo da "adulto in avanti con l'età" ho scoperto le gemme silenti dell'inverno.
girare fra alberelli ed arbusti e vedere con quanta pazienza queste gemme attendono la primavera è commovente.
quel tempo si sta avvicinando, presto quelle gemme che già ora sanno quello che dovranno fare, lo faranno. seguiranno la loro inclinazione genetica e seguiranno le istruzione del codice
ciclo continuo di vita morte rinascita, la natura insegna eppure per noi umani la morte è un incubo da rimuovere e tutta la nostra maniacalità è un iperattivismo per allontanarla per esorcizzarla,
paolo, ti ho mai detto che il mio film preferito è Dead Man di Jarmusch, e nonostante la mia paura della morte, questo film che è un lento viaggio di iniziazione alla morte lo vedo e lo rivedo con attrazione con commozione e con distacco, tu lo hai visto certamente da accanito cinefilo quale sei, ti ricordi allora quando l'indiano all'omonimo William Blake cita i versi del vero William Blake " ogni notte e ogni mattina nascono alcuni alla rovina, nascono alcuni al suo diletto, nascono alcuni all'infinita notte"
guarda dove ci hanno portato le immagini del mio giardino!
hai fatto bene ad associare il ciclo vegetativo invernale a quello della morte/rinascita.
il tragico della condizione umana, lo scotto che dobbiamo pagare alla evoluzione della coscienza, è che il vivente umano sa di pensare. e quindi sa rappresentarsi la morte. da qui le filosofie tragiche.
è un tema che mi accompagna. ne ho parlato anche in un "conversato" post qui (te lo consiglio perchè ci sono anche delle istruzioni sul vivere nonostante il sapere della nostra mortalità):
http://amalteo.splinder.com/post/11587788/Il+tempo+che+resta
non ho invece visto (e neppure conoscevo titolo e soggetto ) il film di jarmusch.
lo cercherò e tornerò a dirti
intanto : 'notte
ciao papavero,grazieper i tuoi commenti..una domanda..riesce l'albero delle nespole a donarti i suoi frutti?
paolo,guarda/guardate Dead man, per me è bellissimo!
maurizia, quel nespolo non dà frutti, credo quasi mai,
mi piace molto la pianta del nespolo, per quella sua forma di palma, in piccolo ogni ramo sembra una palmetta
Posta un commento