lunedì 13 luglio 2009

Andare in campagna. Dormire in campagna. Dans une chambre sì tendre!





























l'inedita esperienza di dormire in campagna avvolti e rimbambiti da un silenzio sonoro,

la notte è buia la luna s'è acquattata sotto la coltre delle nubi,

ti rassegni a sorbirti lo sgomento e quella ti burla ti fa lo scherzo d'uscire a capolino a spennellare luminescenza tutt'attorno

il mondo s'è fatto d'opalino

nel primo incombere della notte nessuno che strimpelli suoni ma tutto è pronto, lo senti bene o te l'immagini, tutti presenti ognuno al suo posto al ruolo assegnato, tutti svegli sull'orlo dell'inizio!

martella il primo poi sibila il secondo ticchetteggia il terzo, s'unisce il tamburello, s'intrufola un lacerante sax, gorgheggia il soprano e basseggia un basso e stride il tenore, gonfiano i suoni a più non posso, acufeggiano i cori

infine alluviona la piena sinfonia!

che casino la notte silenziosa!

turni di truppe di uccellagioni ben avvezze alle notturne turbolenze,

musical dodecafonico in replica perenne di tributo alle pulsioni d'entropia

non siamo soli! come s'avverte bene dentro la notte di campagna

7 commenti:

artemisia comina ha detto...

ah, nostalgia. (ancora)

a.o. ha detto...

Mi dirai al meriggio, cara pap, poiché sono in vena di malìa da pennichella ;)
un abbraccio.
a.o.

papavero di campo ha detto...

care amiche,
nostalgie e meriggi
che voglia di buen retiro!

la belle auberge ha detto...

che splendida e romantica casa di campagna!
Vero che, a volte, il silenzio della campagna è più assordante dei rumori di città.

un abbraccio
eu

papavero di campo ha detto...

è così eugenia, per la legge del relativismo! però ha da essere campagna-campagna, quella circondata dal vuoto della notte senza agglomerati urbani e dancing nei paraggi!!

Romy ha detto...

Mi piace la grigia orecchia dell'elefantessa-poltrona...Dolci, profondi sonni, cullati dai grilli,e dalle raganelle!

papavero di campo ha detto...

le vecchie poltrone come i vecchi mobili sono impregnati di vibrazioni..se potessero dire la loro raccontando le sorti affannate degli umani! quante ne hanno viste e quanto hanno ascoltato! le cose per me, per noi posso dire, non sono mai inanimate né sorde né cieche!

 
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