il fiadone è un'antica ricetta abruzzese e molisana di un rustico salato di rito nel periodo pasquale,
la forma è a torta, principalmente nella zona costiera e nel Molise, ma assume la forma di ravioloni-saccottini nelle zone montane,
è singolare e controversa la nominazione, noi delle terre di mare d' Abruzzo, chiamiamo "pastoni" i fiadoncini e fiadone la versione rotonda fatta nello stampo, inoltre il fiadone, per intenderci quello grande rotondo ha pure la caratteristica di dover risultare molto alto cosicché una bella fetta tagliata dall'insieme si presenta come un bello zoccolo!
il fiadone è a base di ricotta e di formaggio fresco (va benissimo un pecorino purché fresco o un marzolino) unitamente ad uova, a volte con aggiunta di pancetta o prosciutto e in alcune versioni anche con asparagi od erbette, un po' speziato con pepe nero e/o noce moscata,
il ripieno viene avvolto da una sfoglia a base di uova, vino bianco, olio d'oliva e.v.o e farina, un impasto semplice e casalingo ma di notevole virtù,
un colpo d'ala
papavero presenta
ricetta in volo
la mia ricetta
il ripieno:
gr. 350 di ricotta di pecora;
gr. 350 di pecorino fresco (ne ho usati di due tipi, uno del Casentino ed uno di Pienza),
gr. 100 di parmigiano reggiano grattugiato;
gr. 100 di prosciutto San Daniele;
5 uova intere;
spezie: all' abituale pepe nero ho inteso aggiungere anche il profumato macis e la più praticata noce moscata,
(niente sale giacché il formaggio è saporito di suo)
la sfoglia:
un solo uovo intero;
un bicchiere di olio d'oliva (circa 100 gr);
un bicchiere di vino bianco;
un cucchiaio di zucchero (facoltativo, ma ho voluto lievemente caratterizzare in versione dolce);
farina "00" a fontana quanto se ne riceve;
sulla superficie del fiadone a crudo, prima di infornare, ho sbriciolato gli amaretti delle Sorelle Nurzia, ideando un buon connubio di sapore dolce-salato con il formaggio speziato.
Note:
per l'occasione ho sfoggiato uno stampo superstite antico di famiglia, del 1879, cara eredità dei bisnonni materni che proprietari di mulini usavano adoperarlo con la pasta di pane.
23 commenti:
caro Papavero quante volte l'ho sentito raccontare , grazie a te che in questo tuo recitare lo innalzi e ne corservi memoria.Grazie colomba instancabile , non ci sono neppure le parole per elogiarti , ti lascio un grande abbraccio.
cara Laura,hai partecipato a questa iniziativa con tanto cuore, traspariva in ogni parola che scrivevi....Abbiamo condiviso in tantissimi questo momento,tu sei stat davvero unica....Un abbraccio affettuoso
non sarei riuscita a scriverti brava ad ogni post, te lo dico ora una volta per tutte: bravissima
meraviglia! viva il tripudio di colombe! che fruscio di ali sonoro no? :))
baci
nina
bravissima davvero!
Meraviglioso lo stampo antico e molto interessante la ricetta. La quantità di farina (nella sfoglia) è suppergiù quanta ne assorbe il vino?
un abbraccio e buona giornata
eu
Un abbraccio anche a te cara papavero!
che bello lo stampo intagliato della colombina!
cocozza
bravissima!
non trovi che quella formina lassù assomiglia un po al pennuto Achille ? :))
senza te un volo muto...
grazie pap!
caty
chiara
dede
francesca
eugenia
cocozza
gaia
aiuola odorosa
grazie che avete colto le vibrazioni del mio entusiasmo, sento che l'avete fatto e me l'avete testimoniato in quanto persone care ed attente,
ne ho avuto un ritorno ancor più intenso e palpitante di quanto io avevo messo in gioco in impegno e cura, e credetemi in partecipazione molto sentita e a tratti fibrillante,
gli haiku sono scaturiti a volte come zampilli, qualcuno un po' più meditato ma appena un po'!
mi piace, lo sapete, pensare in haiku e trovare in questa forma un'espressione a certi miei sentire o rimuginii interni,
la collana mi pare una bella collana e tutto ciò che smuove emozione e sentimento è sempre una benedizione e un dono ricevuto,
ringrazio voi delle vostre tracce, delle parole lasciate qui e del contatto emotivo con questo papavero di campo!
Una ricetta veramente molto interessante, di cui non conoscevo l'esistenza. Ringrazio 99 colombe anche per avermela fatta conoscere e per avermi portato qui.
Un abbraccio
Anna Luisa
benapprodati Anna Luisa e Fabio!
grazie dell'apprezzamento,
la ricetta è rustica ma della serie Intrigante&Gustoso!
Cara Papavero!
...sono in ritardo nello scriverti per farti gli auguri pasquali ma sai che ti penso sempre!
...devo rigranziarti per tutto l'impegno che hai messo in questo contest dalle mille emozioni!
...si vede che l'hai fatto con passione e con amore...
...la ricetta che ci hai svelato quest'oggi deve essere profumatissima con il macis :)
e ...lo stampo antico di famiglia è un gioiello da tenere sotto chiave ;)
...sei una donna straordinaria a cui mando un intenso vibrare di ali piene di forza e di amore...
Con affetto Carla
carla vedi le testimonianze come la tua il tuo essere cara in un modo che io sento particolare così come dicevo delle altre (siamo in pochi ma è un privilegio questa selezione naturale!)mi trasmettono un qualcosa di molto bello ed importante, perché è vero che non ci si conosce eppure sappiamo cogliere dell'altro qualcosa che lo rappresenta! certo si obietterà che questo è lo spazio dell'ideale ma io controbietto che è proprio in questo ambito che affiorano certi nostri tratti più propri, i nostri tic identitari, le nostre aspirazioni più sincere,
grazie allora cara Carla delle tue care parole ma non perchè sono di lode quanto perché io le sento affettuose e schiette!
un bacio a te da me!
ma questo è un capolavoro assoluto!! mi hai fatto veramente saltare sulla sedia cara conterranea! ti abbraccio forte
Bellissime le tue parole e bellissimo il tuo stampo. Custodisci ma condividi sia le une che l'altro con noi, ti ringrazio.
cara excalibur è bello sentire il richiamo della foresta no?!
marina è un piacere che sei qui approdata! da te m'arriva joi de vivre dai tuoi occhi dal tuo sorriso, grazie!
la nostra aiuolina ha come sempre sintetizzato meravigliosamente
"senza te un volo muto...",io aggiungo senza vibrazioni... ed in quello "stampo superstite" c'è tutto il cuore che hai messo in questo volo...grazie a te Laura ,un affettuoso abbraccio
Fulvia
cara Fulvia tu sei nel novero delle persone care! le sintonie, il feeling, tante passioni comuni sono tra me e te d'una tal naturalezza!
dell'affetto e della "comprensione" dei miei voli e del mio sentire,
sono io a ringraziare te!
dico a te come a TUTTE VOI che m'è molto caro questo trovarci per affinità e questo nostro allargato riconoscerci che accade nell'insolita maniera di non conoscerci di persona ma che ha intensità e attenzione e premura d'una qualità che è rara nella vita corrente "reale" opacizzata spesso da abitudine e trascuratezza e da quel dare per scontato
Semplicemente...Grazie Papavero!
Cristina
dolce cristina da cagliari in quel semplicemente c'è tutto te ne ringrazio!
quello stampo, ti somiglia ;))
se parli di radici mi convinco sempre più che diventiamo ciò che siamo:-))
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