giovedì 2 settembre 2010

Toscana. Casa di campagna. La Miceria abitante. In rassegna uno alla volta. Balù






































Balù è una gatta che ha i numeri,

Balù ovvero l'estro,

ha certi vezzi tutti suoi d'una particolarità che fa riflettere, come se tentasse, pur nei limiti di coscienza e di comunicabilità assegnati a un gatto, un livello più alto d'interazione,

e allora passa qualcosa negli sguardi, "è come se" dicesse o alludesse o come se - se ci si può allargare, favorisse un contatto telepatico,

di lei ho già detto qui,

delle sue qualità scintillanti, parlantine, innovative, relazionali evolute..

insomma conoscere Balù, essersi relazionati con la sua gattità nera a mascherina bianca, ti lascia il segno, ti smuove un fremito emozionale, ti commuove per la bellezza dei frammenti di avvicinamento che hanno un sapore oltre la banalità solo animale tutta relegata all'istinto all'opportunismo alla solita tiritera del do ut des,

con Balù, che comunque come gatta è imprigionata nei comportamenti del codice gattesco, però ho sentito che è stato possibile parlarsi e guardarsi e capirsi in un altro modo, forse è una gran fisima proiettiva della mia mente fantasiosa eppure davvero questa gatta, come intuisco, tenta una strada nuova,

segue degli imput come dire? più spirituali, più intelligenti, più comunicativi

e leggo, nei suoi occhi di giada, sguardi che sono nuancés di sentimento, un po' di tristezza, un po' di rassegnazione, un po' di vivacità, un po' d'accondiscendenza, un po' di forzatura, un po' di brio, un'attività psichica sfaccettata

e vi trovo espressioni di dolcezza, di una certa sapienza del genere ecco come stanno le cose, un estro di potenzialità e una prontezza di contatto,

ah peccato carà luminosa Balù che io sia totalmente incapace di decodificare i significati della tua miagolachiacchiera, capisco che mi degni della tua attenzione e che ti stai rivolgendo proprio a me, ma tutte le sfumature ahi non riesco a decifrarle..come nella stele di Rosetta ci vorrebbe un inizio di comprensione da cui prendere avvio

però la tua impronta innovativa, ah mia cara, quella l'ho afferrata a pieno e stai pur certa che so quanta abilità tu abbia messo in gioco per forzare il codice, perché ti percepissi nel modo che meriti

ed io sento di onorarti come gatta speciale come una di quelle gatte che non scordi più e che è stato un piacere incontrare sulla nostra strada


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