venerdì 17 dicembre 2010

Il Dolce Sfoglia di Paolo Gazzarrini










già assaggiato già parlato già lodato ma i dolci di Paolo Gazzarrini entrati nella mia personale memoria sensoriale li voglio ancora, assaggiare e lodare,

prendi il dolce sfoglia, un misticismo incarnato qui e ora, lo vuoi ancora, lampante acquolinante esempio di repetita iuvant,

andare in bottega da Paolo è un'esperienza che ha del sacrale, lui imperterrito ai suoi riti di benefattore nel suo grembiule, nei suoi occhi vivi, nell'eloquio fluido e nel gesto calmo e sapiente, genius loci eccome! reale divinità nel suo arsenale che non sforna guerra ma aggressioni dolci, attacchi di delizia al sentore di cavalluccio, con gli effluvi delle spezie in grado di risveglaire un morto e coi profumi rivitalizzanti d'un eterna resa celebrativa al piacere del gustodolce,

l'energia è sinergica difatti c'è babbo Rino di là in laboratorio ognor intento alle trasformazioni, se passo a salutarlo ha pronto un mix di guizzi gioviali e si riconferma sempre irresistibile in quel sorriso birichino da bambino non cresciuto eppure adulto continuamente affaccendato alle farine, alle frolle (che restano insuperabili)ai cumuli ammonticchiati delle spezie e Rino mi conquista sempre quando mi fa assaggiare un'albicocca secca annegata nella bagna al rum e mi pare di stare in un'antro di favola cuciniera dove un saggio espertissimo delle Cose BuoneBuone ti fa rassegna delle sue Arti Magiche,

sì un luogo santo ove accadono prodigi, secondo le leggi delle Trasformazioni, quegli elementi aggruppati assieme diventano qualcos'altro,

in arsenale Gazzarrini si combinano delle belle e loro si limitano a filosofeggiare "qui si fa quel che si sa ma si sa quel che si fa",

non è adorabile un motto di tale ironica concretezza? come fai a non volergli bene alla Ditta Gazzarrini alle prese con la sua arte?

soprattutto come fai a non omaggiarli in lode dopo aver assaggiato l'essenza paradisiaca del dolce sfoglia, della crostata alla frutta secca, della crostata di arance amare, della torta della nonna, del panettone alle cotogne o di quello ai fichi anice e pinoli o dei cantucci insuperati o dei ricciarelli nuvolaflash dell'essenziale pasta di mandorla avolana o dei cavallucci e del panforte assertivi testimoni medievali in terzo millennio o delle praline o dei cioccolatini di propria fattura e ancora... la rosa delel meraviglie è ampia... ancora e ancora ché pian piano tutto verrà esplorato e annesso all'archivio di memoria,

a Voi caro Rino e caro Paolo il mio grazie papaverino che vola sopra le righe e tra e sotto e attorno a queste benedette e che non teme mai di testimoniare il proprio entusiasmo,

A Paolo poi che sta per diventar papà un abbraccio speciale a tutta tenerezza e questa volta, lui che fa il mittente di tutte le dolcezze di cui è valente artefice, sarà destinatario di dolcezza altrui a segno di buonauguro per la lietezza e la misteriosa felicità che porterà il suo Bambinello, magnifico eh già perché ancora chi vuol essere lieto sia!!




Il Cantuccio di Federigo
Arsenale di Pasticceria Artigiana - Enoteca

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