sabato 30 luglio 2011
varcando una porta color del mare
non è la bottega d'un rigattiere, non è un deposito di cianfrusaglie,
è un androne d'un palazzo antico in una strada di Vasto vicino alla chiesa del Carmine,
un vintage di mobilia anni '50 e di oggettistica molto kitch, piazzati a bella posta nell'androne delle scale,
ma che teatralità!
il segno del tempo che è scorso senza avere pietà delle cose,
e sono cose bruttarelle eppure in una libera accozzaglia che bello scenario crea!
location alla Wim Wenders senza bisogno del Portogallo ma con la stessa manciata di poesia disseminata qua e là, sparsa a caso dal caso, a raccontare di umani attratti dall'estetica, dai suoi segni e dai suoi sogni a volte a buon mercato,
il senso dell'ispirazione si sente nella traccia del vecchio, nella cieca casualità, nella memoria delle cose,
una scenografia imprevedibile e suggestiva che non ho resistito alla sequenza di autoscatti,
sento passi per le scale, si materializza un uomo, chiedo scusa d'aver varcato la porta aperta, lui non si scompone e chiarisce, è mia moglie qua che se ne occupa, lascia apposta la porta aperta, nessun problema,
il piccolo teatrino condivisibile dunque è condiviso,
la porta aperta è un invito ad entrare, che io immaginifica, non ho avuto dubbi a cogliere al balzo,
invero con questa porta ho una vecchia liason, sempre mi ha affascinato e ripetutatamente in più anni l'ho fotografata eleggendola a sfondo marino in ricorrenti autoscatti vastesi
e ne ho tante di foto del mio faccione su quelle macchie d'ineffabile scrostata vernice turchese,
punto di colore inestimabile nell'armonia della mia tavolozza
Antony and the Johnsons - Blue Angel
papaveri della sera
papavero & rapture
venerdì 29 luglio 2011
giovedì 28 luglio 2011
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