martedì 27 settembre 2011

il tredicesimo invitato





Il tredicesimo invitato

Grazie – ma qui che aspetto?
Io qui non mi trovo. Io fra voi
sto come il tredicesimo invitato,
per cui viene aggiunto un panchetto
e mangia nel piatto scompagnato.
E fra tutti che parlano – lui ascolta.
Fra tante risa cerca di sorridere.
Inetto, benchè arda,
a sostenere quel peso di splendori,
si sente grato se qualcuno casualmente
lo guarda. Quando in cuore
si smarrisce atterrito “sto per piangere!”
E all’improvviso capisce
che siede un’ombra al suo posto:
che –entrando- lui è rimasto chiuso fuori.

Fernanda Romagnoli


3 commenti:

nina ha detto...

delicato sorriso, quanti pensieri queste ombre...
baci per te
nina

jimi trotter ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=ac7Qka2UXs4

come diceva aznavour, anche se in un contesto meno ampio...

papavero di campo ha detto...

ninabella, la poesia che ho messo è sì triste eppure la vita, vivaddio, è articolata in ampiezza e da gioire c'è sempre se si capisce e si afferra l'essenziale, un bacio a te

gentile jimi, quella canzone di aznavour è molto bella, è filmica, una canzone romanzata, vi scorre un intero film,
anche se -credo di essere l'unica italiana, forse, cui non piace mina, la sua voce la sua interpretazione non mi hanno mai intrigato -unica eccezione "se telefonando" ah lì mi piace:-))

 
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