Il parrozzo
E’ una ricetta abruzzese, della zona di Pescara. Un dolce rustico tipico natalizio ma nulla vieta di sconfinare in altre stagioni.
E’ una ricetta abruzzese, della zona di Pescara. Un dolce rustico tipico natalizio ma nulla vieta di sconfinare in altre stagioni.
Dose per n° 2 parrozzi:
300 gr di mandorle al naturale leggermente tostate e poi triturate non troppo fini, almeno un pugno di dette mandorle dovrebbero essere amare (ma c’è difficoltà a reperirle);
200 gr di semolino (semola di grano duro)va bene Buitoni o Agnesi o De Cecco ecc;
8 uova;
250/300 di zucchero;
un bicchierino di liquore all’amaretto, quello di Saronno, in mancanza è perfetto lo Strega;
la buccia grattugiata di un limone;
una bustina di lievito per dolci (oppure un solo cucchiaino);
200 gr di cioccolato fondente per la copertura (deve essere ottimo, non vale la pena usarne uno economico perché condizionerebbe la resa)(ho usato Majani).
300 gr di mandorle al naturale leggermente tostate e poi triturate non troppo fini, almeno un pugno di dette mandorle dovrebbero essere amare (ma c’è difficoltà a reperirle);
200 gr di semolino (semola di grano duro)va bene Buitoni o Agnesi o De Cecco ecc;
8 uova;
250/300 di zucchero;
un bicchierino di liquore all’amaretto, quello di Saronno, in mancanza è perfetto lo Strega;
la buccia grattugiata di un limone;
una bustina di lievito per dolci (oppure un solo cucchiaino);
200 gr di cioccolato fondente per la copertura (deve essere ottimo, non vale la pena usarne uno economico perché condizionerebbe la resa)(ho usato Majani).
Esecuzione:
- tostare le mandorle senza troppo abbrustolirle. Devono essere al naturale cioè con la buccia in quanto la rusticità del dolce lo richiede. Triturarle grossolanamente;
- Lavorare molto i rossi con lo zucchero e montare i bianchi a neve ferma;
- Riunire insieme tutti gli ingredienti, alla fine i bianchi montati amalgamandoli con movimento dall’alto in basso;
- Imburrare e infarinare due stampi a cupola;
- In forno preriscaldato, a 180° (forno elettrico: mi trovo molto bene con il ventilato anche se sento dire il contrario per i dolci) per 40’;
- Far raffreddare negli stampi, aiutarsi con una lama di coltello per estrarli;
- Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, quando inizia a liquefarsi aggiungere un filo d’olio d’oliva e ripetere l’aggiunta dopo un po’;
- Procedere alla copertura con un pennello;
- Ci vuole un po’ di tempo a che il cioccolato indurisca.
- tostare le mandorle senza troppo abbrustolirle. Devono essere al naturale cioè con la buccia in quanto la rusticità del dolce lo richiede. Triturarle grossolanamente;
- Lavorare molto i rossi con lo zucchero e montare i bianchi a neve ferma;
- Riunire insieme tutti gli ingredienti, alla fine i bianchi montati amalgamandoli con movimento dall’alto in basso;
- Imburrare e infarinare due stampi a cupola;
- In forno preriscaldato, a 180° (forno elettrico: mi trovo molto bene con il ventilato anche se sento dire il contrario per i dolci) per 40’;
- Far raffreddare negli stampi, aiutarsi con una lama di coltello per estrarli;
- Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, quando inizia a liquefarsi aggiungere un filo d’olio d’oliva e ripetere l’aggiunta dopo un po’;
- Procedere alla copertura con un pennello;
- Ci vuole un po’ di tempo a che il cioccolato indurisca.
2 commenti:
interessante e ben riuscito, mi pare!
me ne hanno regalato da poco uno; è molto piacevole, e mi chiedevo appunto come si facesse...
very rustic and good!
ciao Arte!
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