giovedì 10 gennaio 2008

Elogio di una minestrina

Una minestrina solitaria, one, singola, appagante da meritare un elogio.
Una minestrina così è sufficiente. Ti appaga e ti fa sentire davvero che ti fa bene! io le adoro! mi viene anche di pensare al personaggio del film di Nanni Loy "mi manda Picone" un Giannini disperato che insegue sempre la possibilità di farsi un brodino con la pastina ma sempre impedita dagli eventi e dalla sceneggiatura! un vero incubo per il poveretto!

Oggi ho così provveduto al mio sostentamento:

Ho fatto una miscela di pastine. Questo fatto delle mescole è nozione alchemica e filosofica, mischiare è unire, è aggiungere, è integrare, amplificare e rafforzare. Funziona sempre, pure in cucina pure per la minestrina. Lo si fa già con i tea, con le polveri dei caffè, con le farine, con i coktails, con le sangrie, con i lieviti, con i masala indiani .. La fusion è esperienza vitale. Efficace rimescolamento. Sinergia.

Ho mischiato un cucchiaio di pastina ad anellini, uno di semi di melone e uno di acini di pepe.

Ho preparato il solito brodino con il knorr di carne magra, scontato lo so ma io ci trovo i suoi benefici. Senza attendere bollore pieno ho versato le pastine assieme ad un filino d'olio perché non attaccassero. Appena cotte ho calato un uovo intero in camicia, l'ho aiutato a rapprendersi ed ho impiattato, veramente ho preso un contenitore più capiente quello che in dialetto abruzzese si chiama "spasetta" cioè la versione più piccola della zuppiera detta spasa, perché l'idea è stata di abbondare.
Ho inzuppato una fetta di pane toscano non salato nel rosso dell'uovo che spandendosi nel brodo acquista un saporino molto invitante e poi ho fatto fuori i coaguli bianchi di albume e in successione veloci cucchiaiate di pastina rafforzata! il brodo era un po' ristretto proprio come piace a me. L'effetto estetico è stato di distiguere forme diverse di pastina nel piatto che toglie monotonia alla vista e di vedere i colori mischiarsi: il rosso dell'uovo violato il giallochiaro della pastina il bruno del brodo di carne e certi svolazzi candidi dell'albume.
Un privato rito solitario appagante di gusto e di sapore. Non mi è proprio passata per l'anticamera del cervello di agguantare la digitale ed anche questo è stato un bene vista la vocazione al prolisso che mi spingerebbe a fotografare anche le briciole!
Donc pas de photo!

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