giovedì 31 gennaio 2008

Stylist food



Sono libri di cucina dal punto di vista dello stylist food. Vi aleggia un clima, vi s’annida un’ambizione, vi si svolge un’elezione. Appagano le pulsioni estetiche ed estetizzanti. Attizzano voglie e foglioline. Incitano a migliorarsi. Comunicano che nel mentre panta rei diamoci qualche scrollatina, e progrediamo, please, evolviamoci!
Questa new profession di stylist food non nego quanto m’avvinca scatenando pure insane curiosità ma non come aspirazione a volerla fare quanto alla creatività sfornata, al come delle immagini, al look, alla genialità ordinaria di scovare ed esibire casseruoline vintage, al dettagliare particolari grunge, all’osare accostamenti arditi e al fuocheggiare il più possibile addosso alla cosa.
Che ci sia il trucco lo so! I polli sono crudi e laccati e verniciati, le frolle in bocca al forno appena e subito fuori, gli stylist girano con borse di ammennicoli da set fotografico, spugne e pistole svernicianti e tutte le diavolerie del caso, le loro macchine non sono compattine da 3-4cento euro, il punto è che le loro foto ah sono belle cactus! non c’è che dire. L’occhio vuol essere ingannato ed ingannato sia! Bellezza va perseguita, coreografia va celebrata ma l’osannato cibo cui naturale fine sarebbe l’accoglienza in commestibilità dopo i clic e dopo i clac nel cestino va a finire.
Nei nostri blog, quelli che l’Artemisia dice impegnati in un giro di chiacchiere, il nostro cibo almeno ce lo pappiamo e lo consacriamo nutrimento sia dello sguardo che di altri specializzati piaceri e referenziati godimenti. Meglio così! E nel nostro piccolo o chi ne è capace in grande, le nostre foto charmant e séduisant le scattiamo e le pubblichiamo ad usum nostro e coram populo! Vedi certe foto gattesche di Artemisia Comina e di certi suoi piatti in incontri ravvicinati del III tipo e come lei tante altre, Stella di sale, Sciopina, Sigrid-Cavoletto ed Eugenia-BelleAuberge e Francesca di Aracoco ed Elisabetta di Paneemiele e Gnocchetto al Pomodoro e ancora tante altre. Delle mie foto so di non esserne granché soddisfatta… intanto che altra acqua scorre sotto i ponti e intanto che non vengo accontenata da una Kodak Easy Share e da una Nikon Colpix..( stante che la compatta digitale altrui è sempre più verde). A proposito di raffronti una cosa positiva di questo affannarmi al blog –me lo son subito detto- è quella certa sana pratica mentale del ridimensionarmi, del riportare a terra i personali deliri di onnipotenza, dagli atomistici ai piccoli e medi, idem per le autoillusioni e per le attardate nidificazioni nei panegirici familiari ed amicali che ti dicono saperci fare ed essere brava tanto che con quelle claques rassicuranti e bastevoli non eri spinta ad alzare il tiro. Ora vedendo quanto le altre siano brave è giocoforza sgonfiarmi un pochettino, guardarmi attorno, curiosare e confrontare ma nel contempo confidare nelle mie proprie ability e nella dotazione delle risorse e so pure di avere un punto a mio favore: la convinzione e la volontà di aver sempre da imparare. Se gli esami non finiscono mai lo stesso vale per le prove e le vocazioni cuochesche!

8 commenti:

elisabetta ha detto...

Beh, aprire un blog è una bella sfida con sè stessi, perché è come essere SEMPRE sotto esame... e ce lo cerchiamo pure!
Io passo di qua sempre volentieri: sei un vulcano in piena attività!

papavero di campo ha detto...

grazie sei gentile!
vulcanica mi sento a volte ma spesso pure latente e inattiva!

dede leoncedis ha detto...

latente e inattiva, e fotografa insoddisfatta. forse perfezionista, attitudine che mi è completamente estranea. A me si confanno cialtroneria pressappochismo e approssimazione, il che mi garantisce di affrontare l'esperienza blogghesca come un puro divertimento personale e non come un confronto o un esame. Lo sapevo benissimo da molto prima del blog che il mondo è pieno di gente più in gamba di me e me ne sono fatta una ragione.

artemisia comina ha detto...

cara papavero, con gli haiku in senso lato non ti batte alcuno, pavoneggiati pure.

PS: cibo vero e cibo finto, altro tema che cova... :)

papavero di campo ha detto...

cara Dede hai ragionissima sul divertimento personale ma sul resto secondo me immeritatamente ti butti troppo giù forse è solo un modo elegante o un vezzo di modestia di mettere avanti le mani, vedi ad es. nel tuo profilo ti definisci attempata ma scherziamo! (la parola sarà pure giusta ma il riferimento a te proprio no!)e poi darti di approssimativa di cialtrona e di pressappochista, no! è veramente troppo! vuoi che ti snoccioli una serie di lodi che in qualche commento peraltro ti ho già fatto sul tuo occhio fotografico, sulla tua capacità di lettura del reale e via dicendo, altrimenti come dice il buon Nanni è della serie facciamoci del male!
Lo so anch'io che il mondo è pieno di bravi e anche di astuti (evitavo di dire furbi!)e che mi sono sempre crogiolata nel dirmi che la competizione mi è estranea forse non è così o cmq conscio o inconscio che sia, quando sei in ballo viene naturale di fare qualche raffronto però credimi so pure, e ci mancherebbe altro alla mia età, quali siano i miei punti di forza! grazie del tuo commento!

Artemisia grazie dell'apprezzamento, questi miei haiku sono lievitati nel tempo ma di bellibelli molto meno (di circa tremila ne reputo bellibelli un 20%!)

artemisia comina ha detto...

papavero, ho detto in senso lato, vedi tu come tradurre...

di dede mai si direbbe che è cialtrona, ma è ora di accettare che così vezzosamente si definisce :)

la belle auberge ha detto...

neppure io sono soddisfatta delle mie foto ma chi è causa del suo mal...con quel che ne segue: sono pigra e ho una specie di rifiuto mentale per i manuali d'uso. Ergo, opero per tentativi, il più delle volte assai mediocri.
Deliri di onnipotenza: chi non ne ha mai avuti?
giusto il confronto e, ancor di più, la voglia e la consapevolezza (come ben dici) di aver sempre da imparare.
a presto
eu

papavero di campo ha detto...

cara Eu grazie della visita!

 
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