Alla Casa di Caccia più di cento anni fa si riunivano i cacciatori per discutere delle regole della battuta, dello stato del bosco e della selvaggina, si attardavano allegramente, chiacchierando, mangiando e bevendo, per la notte ospitati nelle stanze della casa e al mattino ripartivano.
Oggi è ristorante di piatti tipici locali e tradizionali, vi si mangia davvero bene! Circondata da boschi di querce, castagni, da vigne e uliveti della riserva di Farneto, si trova nel territorio del comune di Vicchio, nel cuore del Mugello, che i gloriosi natali ha dato a Giotto di Bondone.
Il luogo è molto appartato e le strade per arrivarci, un'asfaltata e una non, sono strette, vi passa una sola macchina per volta e fortuna non ci ha fatto incrociare nessuno. L'aria pulita limpida e fredda, il silenzio, gli alberi del bosco e l'aspettativa di quei mangiari ne fanno luogo allettante, a meno di un'ora da Firenze.
Abbiamo ordinato crostini toscani della casa, tortelli mugellani al ragù di carne, ravioli di scamorza affumicata al tartufo, cinghiale al barolo, accompagnato da una composta mista di patate e piselli, petto d'anatra alla salsa piccante, una mousse di castagne, vino Nipozzano riserva 2004 Frescobaldi, per un conto di €. 84.
2 commenti:
appuntare, appuntare! suppongo conto per due.
sì in due
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