venerdì 28 novembre 2008

Primo dolce alle pere


Primo dolce perché è stata la mia prima esecuzione, età quindicianni ma sia a quella età che fino a molto tardi, in casa non facevo nulla , in un vero clima classista, a me e mia sorella intente alla sacrale occupazione degli studi, nulla veniva richiesto, ed a me piaceva! tanto da sentirmi eternamente grata a mia madre che mi ha trattata da regina (lei però ora ci scherza sopra e dice che ha sbagliato tutto!).
Da lei ho appreso solo per memoria visiva per essere stata spettatrice e solo molto tardi mi sono abbandonata all'immenso piacere e alla soddisfazione delle esperienze in cucina.
Un'eccezione è stata però questo dolce alle pere, ricetta che mi veniva dalla sorella grande di una mia amica, ed ebbi subito il carattere di apportare modifiche, c'erano anche le mele ma io lo totalizzai in pere. Fu un esito felice al primo colpo. Questo dolce che periodicamente ho voglia di fare, resta sempre intriso di quella memoria.



Ingredienti:


4 pere (in origine 2 mele e 2 pere) del tipo kaiser è preferibile, questa volta avevo 3 decana / 4 bicchierini di vermouth bianco / 4 uova intere /6 cucchiai di zucchero per la frutta e 6 cucchiai per l'impasto / 4 cucchiai d'olio evo /farina circ 350 gr, non deve sembrare troppa / 1 bustina di lievito-


Esecuzione:


- sbucciare le pere e tagliarle a fette larghe e metterle a macerare con i 4 bicchierini di vermouth e i 6 cucchiai di zucchero, per un tempo di almeno un'ora e ogni tanto movimentare con cura per far sciogliere lo zucchero;


- lavorare le uova intere con lo zucchero e l'olio e una parte di farina setacciata;


- aggiungere tutto il liquido della maceratura della frutta (che corrisponde quasi a due bicchieri)


versare il resto della farina e la bustina del lievito, lavorare molto con le fruste elettriche, l'impasto deve risultare fluido e lucido;


- in una teglia imburrata, questa volta ho usato la forma circolare, ma di norma riesce molto bene nella forma rettangolare, versare metà dell'impasto, adagiare sopra le fette di pere e ricoprire con il rimanente impasto;


- in forno già caldo, a 180° per buoni 40 minuti, controllando ovviamente con uno stecchino di legno per verificare la cottura interna del dolce;


- se si vuole, spennellare infine la superficie del dolce con altro vermouth e cospargere zucchero semolato bianco.

7 commenti:

a.o. ha detto...

Il primo dolce non si scorda mai. Mia madre era negata per i dolci, negazione ereditata da mia nonna che mai, e dico mai, ha permesso che dolci lievitazioni avessero luogo all'interno del suo forno.
Il mio primo dolce, la torta margherita, lo preparai perciò a casa di mia zia... con il ricettario di Maria Rosa.

ciao papaveriello

papavero di campo ha detto...

mi piacerebbe vederla, almeno vederla! codesta margherita! chissà se aiuolina ne avrà voglia!
una magherita natalizia:)

a.o. ha detto...

sono andata a riprendere il ricettario. urge l'errata corrige: la torta era 'paradiso' e Maria Rosa si scrive Mariarosa. :(

natale paradisiaco prossimamente on blog :)

papavero di campo ha detto...

ci credi che io dicevo margherita e pensavo paradiso, giuro che pensavo alla famosa torta paradiso quella bella alta e soffice e gialla!

Anonimo ha detto...

Zia mia, questa non l'ho mai assaggiata! A natale la facciamo insieme? Oppure me la fai ebbasta appena torni? un pensiero affettuoso da Marghe&Marco che passano sempre a buttare un occhio sul blog.

Effeti ha detto...

Il mio primo dolce è stata una così detta 'montenegrina',un dolce a strati di burro montato e savoiardi imbevuti di ciocccolata,(la versione al caffè era meno frequente).Si usava farlo soprattutto per i compleanni,l'età più o meno la tua del dolce alle pere , ed era mia zia ad insegnarmi.Mia madre non ha mai amato troppo la cucina ed io quel poco che ho imparato l'ho fatto molto dopo in casa mia,ma non è mai satto un grande amore.
Ammiro moltissimo chi invece riesce a sedurre i palati con siffatte formule magiche !

papavero di campo ha detto...

a mar&mar! bambini miei!
tvb a ciascuno!
certo che ziacea ve lo fà il dolce buono, questo e altro!


effeti,
mi piace che ne sia sortito un invito alla memoria!
anche il tuo niente male:)

 
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