(l'immagine e le note che seguono provengono da qui)
La Virtù tiene in mano un misuratore di tempo. L’Accidia, con le vesti stracciate e i capelli scarmigliati, è assorta in se stessa; meno interpretabile è la figura della Pigrizia, anch’essa in disordine nel vestito e nei capelli, con una scarpa e una calza nelle mani.
Questo affresco appartiene ad una serie di affreschi noti soprattutto per i cicli databili intorno alla metà del XV secolo, ospitati nella Sala degli svaghi e nella Sala dei vizi e delle virtù, nel castello di Masnago in area varesina.
Scoperti nel 1938, riportati in luce e restaurati a cura dell’allora proprietario del castello, Angelo Mantegazza, costituiscono un complesso decorativo peculiare e molto affascinante.
Gli affreschi si collocano nella tradizione del Gotico Internazionale, stile diffuso tra la fine del Trecento e la metà del Quattrocento nelle corti di tutta Europa. Le sale affrescate sono sette.
Stamani di punto in bianco m'è venuta a mente la filastrocca della pigrizia e me la sono recitata con un che di compiacimento. Mi piaceva un sacco, roba delle elementari.
Eccola:
La pigrizia andò al mercato
e un cavolo comprò,
mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò.
Mise l'acqua, accese il fuoco
si sedette, riposò.
Ed intanto, a poco a poco,
anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena,
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la meschina se ne andò.
6 commenti:
bella! questa la conoscevo anch'io, adesso che me l' hai ricordata la insegno ai miei piccoli...ma cosa non sono quei panforti quaggiù!!! saluti un po' pigri, cat
Io non l'avevo mai sentita, però qualche volta queste rime potrebbero essere il mio ritratto...
un ciao di primavera,Cat!
Geil: mi piaceva perché sono pigra e oziosa e comodona!
Questa poesia me la recitava mamma,meno l'ultimo pezzo,forse non la sapeva.Mi faceva molto arrabbiare, perchè anche io sono molto pigra.La verità mi fa male...
recita una vecchia canzone
Ciao Frittella
che bello ricordare, era una filastrocca di quando ero piccina; forse abbiamo la stessa età, è stato davvero piacevolissimo ascoltare questi antichi versi
ciao
cecilia
dibenedi@libero.it
bell'affresco; l'Accidia, volta la mondo entro di sè, nella classica posa in cui si regge il capo, che nel rinascimento diventerà la nobile malinconia, introversa e generatrice. Pigrizia, rivolta agli altri, al mondo fuori di sè. Forse simboli del moto (mancato) la calza e la scarpa...Marta e Maria.
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