su un foglio di carta d'alluminio stendere un pagro fresco, tagliarlo in due fino ad intaccare la coda, disporre varie fettine di lardo del Serchio (specialità regionale) coprire con pomodori a metà e completare con finocchietto selvatico, ricomporre il pesce e senza alcun condimento sigillare il cartoccio;
in forno per il tempo occorrente;
liberare della pelle e delle spine e impiattare accompagnando con il lardo e i pomodorini del suo ripieno.
Accompagnare con Berlucchi cuvèe rosè, che, per qualcuno che non lo sapesse, vale ripetere che è una grazia di Dio a portata di tasca e ineccepibilmente un abbinamento sublime.
L'ho sperimentato anche con le ciliege (i duroni di Vignola) mi piace molto, nello champagne e nello spumante, annegarvi la frutta fresca, con il mango ad esempio è eccezionale, con la pesca gialla lo si sa e penso a quei tanti abruzzesi contadini e artigiani che senza nulla sapere del Bellini di Cipriani da una vita di già lo praticavano!
Nota doverosa:
è un pesce di grande qualità superiore per delicatezza e gustosità delle carni allo stesso branzino, però è spinoso con sottilissimi aghi-spine che si acquattano nel morbido delle carni, usare perciò massima accortezza per non ritrovarsi in un brutto frangente!
4 commenti:
scusa.....ma sarebbe il pagello?
bella idea comunque......ho giusto del lardo di Colonnata......ciaooo!!
sì il pagello,
ben approdata stella-in-fiamme!!
il vino con le pesche...
posso prendere un pezzetto?
aspetta, ascolta il nonno, dagli tempo.
allora va bene, facciamo il vino a te e la pesca a me?
a.o.
e poi passin passino arriva il momento del vino a me!! (e la pesca a me!!)
Posta un commento