giovedì 7 agosto 2008

Chiesa di Santa Maria della Penna. La Madonna dei pescatori



La chiesa dei pescatori e dei marinai è primariamente delle loro figure femminili muliebri e materne costanti all’accudienza e fedeli alla Donna Madre, che da Grande Dea e temibile Grande Madre ha deposto la terribilità del lato oscuro e s’è umanizzata in mamma del Cristo, mamma fra le mamme, con in braccio ognuna un amato e venerato frugolino.

L’accoglienza. L’amore. La protezione. La fiducia. La solidarietà.

In questa chiesta c’è una Madonna che mi ha conquistato, un misterioso e avvincente feeling mi ha agìto a mirarla, a rimirarla, a custodirla nelle immagini, a farne buona scorta di dolcezza e tenerezza e remissione e significazione, di levità e morbida pienezza.


La ridondanza delle inquadrature è omaggio.
Ogni scorcio una configurazione e una raffigurazione, variazione delle posture del postulante.

Altre tre donne insieme a me, una, custode delle chiavi, e una figlia in pieno esercizio di pietas filiale con una vecchia mamma svanita e radiosa dal bellissimo viso tondo e abbronzato come una mela in fiore. Con loro ho interferito, scattavo foto a più non posso e come piccolo segno di rispetto le ho salutate e rivolto parola. Comunicato con quella felicità d'incontro che casualmente e lievemente mette assieme differenti persone e mondi e ci ho tenuto, eccome, a rivelare che sono di qui anch'io. La fanciullina novantenne, Maria, dall'immutabile sorriso mi ha preso per mano e con gli occhi e paroline abbiamo parlato e accostato in men che non si dica, intime corde del nostro essere donne, rinchiuse ma anche potentemente prese dal nostro ruolo.
La Madonnina immota ci guardava.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

solo la madre può intercedere presso il padre per i suoi figli, peccatori e pellegrini

papavero di campo ha detto...

madre potente e madre bisognosa

 
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