Edizioni Borla, 2008
Un libro di psicanalisi BELLISSIMO AVVINCENTE e TOCCANTE
scritto da due psicanalisti che si richiamano all'atteggiamento laico invocato da Freud e che si propongono in quanto analisti umani che condividono il fardello con il paziente, nella prassi di un grande accudimento terapeutico che niente ha più da spartire con l'impostazione e la visione dell'analista oracolare.
scritto da due psicanalisti che si richiamano all'atteggiamento laico invocato da Freud e che si propongono in quanto analisti umani che condividono il fardello con il paziente, nella prassi di un grande accudimento terapeutico che niente ha più da spartire con l'impostazione e la visione dell'analista oracolare.
Dall'introduzione :
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il senso della terapia analitica è di aiutare un essere umano ad essere capace di usare la propria vita. Da qualche parte della situazione analitica sotterrata sotto masse di nevrosi, di psicosi e così via c'è una persona che sta lottando per nascere.
In analisi e nel corso dell'esistenza ciascun individuo fa esperienze di molte ri-nascite. Questa esperienza attraversa ogni volta il conflitto tra desiderio di armonia e attrito differenziante. Nell'attrito si aprono spazi per lasciar emergere inedite potenzialità individuali. Ma questi attriti sono dolorosi perché sono sentiti come dei vuoti di continuità-contiguità con gli altri.
L'esperienza di questi vuoti porta alla consapevolezza della separatezza e della differenza.
La preconcezione della separatezza nasce con il bambino ma essa è sempre soffusa da un alone di paranoia, di paure legate al sentimento della fragilità del singolo individuo.
La qualità dell'accudimento dei caregiver soccorre il bambino all'alba della separatezza, modula la paranoia, triangola lo spazio psichico in modo da incoraggiare l'individuazione.
Mentre diciamo questo pensiamo ad una specifica qualità dell'accudimento primario che è la tenerezza.
In analisi e nel corso dell'esistenza ciascun individuo fa esperienze di molte ri-nascite. Questa esperienza attraversa ogni volta il conflitto tra desiderio di armonia e attrito differenziante. Nell'attrito si aprono spazi per lasciar emergere inedite potenzialità individuali. Ma questi attriti sono dolorosi perché sono sentiti come dei vuoti di continuità-contiguità con gli altri.
L'esperienza di questi vuoti porta alla consapevolezza della separatezza e della differenza.
La preconcezione della separatezza nasce con il bambino ma essa è sempre soffusa da un alone di paranoia, di paure legate al sentimento della fragilità del singolo individuo.
La qualità dell'accudimento dei caregiver soccorre il bambino all'alba della separatezza, modula la paranoia, triangola lo spazio psichico in modo da incoraggiare l'individuazione.
Mentre diciamo questo pensiamo ad una specifica qualità dell'accudimento primario che è la tenerezza.
10 commenti:
Ciao Papavero, avrei voluto conoscere un analista che mi accudisse terapeuticamente, invece dell'oracolo portato alla metafora nautica, e con mano al ricettario, che ho incontrato nella mia unica, tanto attesa eppure fallimentare, esperienza con la psicanalisi.
Empatia, tenerezza. Capacita' di ascolto, diamine.
cara federica ci sono ci sono! credimi ed anche molti però occorre cercarli bene!
la psicanalisi di cui intendo è quella dell'ascolto rispettoso della Nissim Momigliano che è stata caposcuola e da cui si sono formati tanti e tanti analisti di eccellente rilievo, ma assieme alla Nissim ci sono Tonia Cancrini, Pia de Silvestris, Dina Vallino Macciò, Stefania Manfredi Turillazzi, Gina Ferrara Mori, Anna Ferruta, Claudia Artoni Schlesinger, maria Luisa Algini, Mercedes Lugones, Laura Ambrosiano appunto, come vedi tante donne..e sul versante maschile Antonino Ferro, Franco Borgogno, Stefano Bolognini, e tanti altri credimi!
ed ora un abbraccio di tenerezza me lo consenti?
parole stupende .purtroppo anche le mie esperienze non sono state pisitive .confido nelle tue parole anche se ho smesso di cercare .ma comunque non ho smesso di rinascere !!
si caty ci conviene! e ci fa bene!
un saluto notturno!
voglio leggere questo post con più calma e meno stanchezza.
adesso è troppo tardi anche per me.
a presto, papavero di campo.
grazie di tutto.
buon fine settimana
un sorriso luminoso
aura http://iovolevodanzare.splinder.com/
auradanzante 07
Sì, è vero papavero, ci sono.
Che fortuna per me aver incontrato Marina e aver potuto individuare - finalmente - me stessa, ed essere oggi così, come sono.
Comprendo l'amarezza degli incontri sbagliati, anche di questi, purtroppo, ho avuto esperienza: quanto altro sale sanno buttare, immobili ma violenti, su quella ferita.
a.o.
aura,
ricambio dolcezza e luminosità!
cara aiuola,
è vero che si riceve aiuto dalle persone giuste (all'accoglienza, che da sola non basta ma che è la base, vanno unite dirittura, etica, semplicità e umanità)(qualità forse rare ma indispensabili alla funzione analitica)( a mio avviso)e ce ne
sono di professionsti di levatura,
la tua testimonianza ne è una prova, grazie di averla resa e di aver lasciato un altro tratto della bella persona che sei.
ma tutte ringrazio della prova di autencità che respira in questo spazio di commento.
La psicoanalisi, per me, care amiche, è passione speranza
strada-percorso lume per rischiarare, filtro e strumento artigianali ed intima compagna di viaggio.
un abbraccio per noi tutte!
care fanciulle-ragazze, o meglio care amiche, qualche volta giova speranzosamente riprovare; un buon incontro dipende da molte cose, e psicoanalisti non mummificati entro la loro immagine (a volte ci cascano) ci sono senz'altro.
un'altra conferma sul cotè fiducia!
necessita di verificare:)
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