lunedì 30 giugno 2008

Papaveri sul muro



Muri di pietra
ancora i papaveri
adesso è giugno



(haiku del 18 giugno 2004)

Ombre



Leggi dell'ombra
in strati di oscurità
pagliuzze d'oro.

(haiku del 1 aprile 2001)

vissuti alterni
in me di luce e d'ombra
-restando in piedi-

(haiku del 30 gennaio 2004)


Ricamo d'ombra
atomi di segreto
luce respinta.

(haiku del 1 aprile 2001)

domenica 29 giugno 2008

Orbetello. Sera di giugno



colori saturi perché l'estate c'è

Argentario, tombolo della Giannella. Due giorni in tenda


La tenda.
Necessita che siano assolte alcune preliminari condizioni:
un minimo di adattabilità,
non essere schizzinosi,
usare i bagni e docce comuni,
un certo lavoro circa la tolleranza agli umani nelle immediate vicinanze,
una buona diluizione della resistenza all’essere ostici verso il promiscuo-comunitario,
sotterrare l'ascia classista e la scure dal taglio malgiudicante

Nell’immediato, c'è il beneficio dello sgravio vessatorio delle prenotazioni,

un certo godimento all’idea che spenderai almeno un quarto della cifra di un agriturismo medio-buono,

e la rassicurazione di trovare il camping quasi deserto: ciò in breve renderà fattibile la sosta.

La tenda
mi piace perché da me vuole quella pratica di disciplina razionale che a dirla tutta ed efficacemente sarebbe la capacità di USARE AL MASSIMO IL MINIMO,

la tenda
vuole che adotti parametri e reattività di parsimonia di ottimizzazione di risorse di semplificazione di selezione, d’uso e di gestione dell’esiguità degli spazi, di sperimentazione esperienziale di posturalità più faticose,

spinge al continuo ridimensionamento della portata delle mie pretese e delle fisime, e mi tocca fare i conti con quello che c’è, con quello di cui dispongo,

la tenda
come il tappeto, alla stessa stregua è temenos, recinto e setting dove agire creatività del pensiero –lo spazio è angusto- -l'espansione ad libitum-

dove tentare bellezza (un telo senegalese, la cineseria di un ventaglio, una maxispugna con pesciolini e conchiglie a pavimentare)

e tutti i moti d’animo a raccolta

mentre imperversano le cicale meriggianti,

i crepuscolari grilli sviolinanti

e diversificate raffiche di vagiti della notte facenti capo a notturne troupes di uccellagioni.

La tenda è un haiku di habitat

come l’haiku circoscrive, riduce, minimalizza

La tenda e l’haiku hanno insite virtù,

sono all’opposto della ridondanza

per questo ne ho bisogno

a riequilibrare l'eccesso.

ps: la tenda mi piace , anche perché, dopo, i confort sono very confortevoli!

Argentario, tombolo della Giannella. Pineta

ventinove di giugno, Festa romana di San Pietro e Paolo, gran caldo pure all'Argentario,
primo pomeriggio, sul mare non si regge, urge ripiegare in pineta a farsi assordare dalle cicale



pini ronzanti
di cicale ingaggiate
ai turni estivi


infaticabili
cicale considerate
perditempo


autistiche
cicale saturano
il pomeriggio


( haiku, tutti del 29 giugno 2008)
 
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