ecco com'è fatto:
Il Clafoutis è un rinomato dolce francese, originario del Limousin, “clafir” in dialetto patois sta per riempire o guarnire.
Il vero clafoutis è alle ciliegie e soprattutto di certe ciliegie selvatiche, les guignes, dal particolare e denso sapore che assolutamente non devono esser snocciolate ( ma so già che occorrerà trasgredire una tal regola)
Accompagnava il desinare dei contadini al tempo delle ciliegie o degli eventi campagnoli della fienatura..eh già se a Parigi si celebrava il tempo delle mele, con certe canzoncine sdolcinate, i contadini della campagna francese che sapevano il fatto loro avevano il loro tempo delle ciliegie!
La pastella fluida che vi si versa sopra ricorda quella delle crepès.
Si mangia al cucchiaio (o con la forchettina!)
Se il clafoutis viene preparato con altri tipi di frutta, e senz’altro sarà quella a polpa soda, dovrà essere più propriamente chiamato flognarde.
Ma tralasciando le quisquiglie filologiche, il mio è
un Clafoutis alle mele
Ingredienti:
3 mele fuji grandi
80 gr di zucchero
80 di farina setacciata
300 gr di yogurt alla vaniglia Muller(senza dubbio)
4 uova
50 gr di uvetta ammollata con una grappa di prosecco (strepitosa)
Burro per infarinare la tortiera
Zucchero semolato
Zucchero grezzo di canna Panela per decorare la superficie
Preparazione:
Sbucciare le mele, eliminare il torsolo e affettarle sottili;
Disporle in una pirofila rotonda abbondantemente imburrata e cosparsa di zucchero semolato;
Sbattere le uova intere con lo zucchero;
Unire al composto lo yogurt alla vaniglia e l'uvetta scolata dalla grappa;
3 mele fuji grandi
80 gr di zucchero
80 di farina setacciata
300 gr di yogurt alla vaniglia Muller(senza dubbio)
4 uova
50 gr di uvetta ammollata con una grappa di prosecco (strepitosa)
Burro per infarinare la tortiera
Zucchero semolato
Zucchero grezzo di canna Panela per decorare la superficie
Preparazione:
Sbucciare le mele, eliminare il torsolo e affettarle sottili;
Disporle in una pirofila rotonda abbondantemente imburrata e cosparsa di zucchero semolato;
Sbattere le uova intere con lo zucchero;
Unire al composto lo yogurt alla vaniglia e l'uvetta scolata dalla grappa;
poi unire lentamente la farina setacciata;
Mescolare e versare sulle mele.
Cuocere il dolce in forno già caldo, a 180 ° per circa 50 minuti (coprire la superficie con un foglio di alluminio prima che scuriscatroppo).
Lasciarlo raffreddare, spolverizzarlo con lo zucchero grezzo Panela e servirlo nella pirofila, dal momento che non ci sarà possibilità alcuna di rovesciarlo, a meno che non si sia fatto fatidico ricorso alla carta forno.
9 commenti:
Strepitosa... help "aiuolina in bocca".
Bellissima e immagino buonissima ricetta. L-uva passa al prosecco poi...
Ape*chan
che eleganza dorata nella prima fotografia
tutto è oltre il buon gusto...
:)
aura
http://iovolevodanzare.splinder.com/
Il mio primo clafoutis mi ha un po' deluso nella consistenza. Ma una volta è troppo poco per dare un giudizio definitivo e quindi riproverò anche il clafoutis (oltre al souflèe!!). Lo yogurt della Müller poi è uana garanzia :-)
Baci
Alex
A me piacciono un sacco le tue quisquilie filologiche! Ma mi piace assai anche questo tuo dolce...immagino la morbidezza...e che profumo! Belle anche le foto che documentano passo passo il piccolo miracolo! Un abbraccio :-)
Che bello questo clafoutis! con le mele e lo yogurt alla vaniglia! ci piace davvero moltissimo...è un dolcetto da provare!!
un bacione
care amiche! con ciascuna di voi mi piacerebbe condividere questo dolce
acquolina per aiuolina! e non una sola fettina!
silvia chan! un po' svolazzare e dopo, mangiare!
aura, aussi la danse avec le doux!
alessandra, provare e riprovare, succede anche a te di pigliare la fitta su una ricetta? ne ho ho fatto ad esempio un altro alle pere con altre varianti,
come il soufflè anche il clafoutis si affloscia ma non troppo! se-pò-fà e se-pò-rifà :)
romy grazie dell'apprezzamento per la sequenza fotografica, lo sapete ormai mi contraddistingue, ma non lo fa quasi nessuno, eppure 'sta ridondanza fotografica quanto mi piace! e non che mi sfugga la raffinatezza minimalistica di un'unica foto, talvolta solo di un dettaglio, sì molto charmante, talvolta volutamente flou, che fa lavorare d'immaginazione che fa evocare, una bella scuola di pensiero, togliere più che aggiungere, molto bello molto zen, mi colpisce un sacco credi (in altri tempi l'ho perseguito)
però quanto m'attizza la sequenza! una mania che dà soddisfazione ecco:)))
manuela e silvia, la vaniglia è indispensabile! dico per questa proposta qua, poi ci si può sbizzarrire con altri gusti, la cannella per esempio o il cardamomo,
provatelo dai!
MMM, che bontà, da degustare assieme ad una malvasia dolce dei colli piacentini. Eccezionale
un ben approdata a tutta la Val Tidone!
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