- Una bussola -
Tutte le cose sono parole della lingua
in cui Qualcuno o Qualcosa, notte e giorno
scrive quell’infinito guazzabuglio
che è la storia del mondo. Nel suo vortice
passano Cartagine e Roma, io tu lui
la mia vita che non capisco, quest’agonia
di essere enigma, caso. Criptografia
e tutta la discordia di Babele.
Dietro al nome c’è quel che non si nomina;
oggi ho sentito gravitare la sua ombra
su questo ago azzurro, lucido e lieve,
che verso il confine di un mare tende il suo zelo,
con qualcosa di un orologio visto in sogno
e qualcosa di un uccello addormentato che si muove.
-J.L. Borges-
4 commenti:
lieve , dolcissima come la malinconia che ora stringe il cuore
ciao caty,
tutte le cose sono parole della lingua
E' una poesia vibrante: ogni volta che la rileggo tocca in me una corda diversa...grazie, Laura, di avermela ricordata! Un abbraccio :-)
grazie a te romy dei legami che stringi con la poesia!
la poesia ci muta il cuore!
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