lunedì 29 giugno 2009

Abruzzo. Mare Adriatico. "lu maremé"





















un po' di giorni nella terra natia per risvegliare ricordi ed emozioni

quello che è sopito quello che è scordato quello che è rimosso quello che riaffiora

quello che divide quello che è mio

infine restare un po' disorientata un po' straniata un po' ammaliata

11 commenti:

Carla ha detto...

Ciao papavero, ma sei stata sul mar sull'adriatico...che bello!

Il riaffiorare dei ricordi vissuti lascian sempre un po' spaesati ma credo che l'emozione è talmente grande che a volte si scorda la sofferenza passata e si goda del presente con serenità :-)

Nelle tue foto traspare la tua simpatia e la tua voglia di giocare...almeno io vedo questo ;) e passare con te una giornata deve essere divertente ma nello stesso tempo gratificante.

Notte!

Antonietta ha detto...

bel mare, tipo isola deserta, ma affascinante...ah il mio Adriatico dove vado sempre io ma a Senugallia

Mirtilla ha detto...

che spettacolo!!!

Francesca ha detto...

papavero ha un fazzoletto sul capo color geranio e fiorito di mughetti. e' tutta fiorita d'estate al mare..

Un abbraccio e un soffio dal mare.

nina

fedeccino ha detto...

Ciao Papavero, bentornata !
Che bello quel sentierino che dalle dune porta dritto verso l'acqua, viene semplicemente voglia di percorrerlo.

Caty ha detto...

....è l'aria , ogni punto ha una sua essenza che arriva dentro ai nostri ricordi , al nostro centro , al nostro essere .pausa .silenzio .quale energia ci regala tutto questo.un abbraccio

papavero di campo ha detto...

carla,il ritorno nel luogo natio è sempre carico di emozione anche straniante, ma la sensorialità, la fisicità hanno la meglio ed ho fatto credimi un buon rifornimento,
apprezzo le tue care parole e quanto a simpatia anche tu ne sprizzi da tutti i pori! una giornata insieme allora sarebbe molto scoppiettante!

papavero di campo ha detto...

ciao antonietta

ciao mirtillina,

grazie del vostro passaggio!

papavero di campo ha detto...

francescaniné! sono rientrata a firenze e quanto mi mancano già quei colori, l'aria, la brezza del giorno, la luce del crepuscolo, i sassi -sono sempre impegnata a cercarne- e tutta la vaghezza che il mare profonde a piene onde e il suo suono e i miei sperdimenti al suo cospetto e l'abbaglio di luce ah la luce pulita brilluccicante di vita!
godi del mare, tu che puoi, ti prego anche per me..basta una volta un respiro una sorsata di respiro un morso d'aria- qui è come sentirmi prigioniera!
un bacio a te

papavero di campo ha detto...

federica cara tu come stai?

quel sentierino di assi di legno hai visto attraversa la spiaggia dove c'è una vegetazione spontanea che se-dio-vuole è protetta in quanto ecosistema ed è veramente spontanea nel senso di una natura naive, un mare semplice con ingredienti semplici ma questa semplicità va perseguita ( mi auguro sempre che non vengano nuovi stabilimenti, qualcuno già ce n'è ma non sono tanti)

papavero di campo ha detto...

caty hai colto perfettamente il nutrimento che quel luogo dà!

 
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