mercoledì 30 settembre 2009
La Nina la Pinta e la Santa Papavero di Campo
la scherzosa citazione viene dalla briosa verve di simonapinto e quelle lì siamo noi!
a droite la Nina au centre la Pinta a gauche la non- santa Papavero moi!
martedì 29 settembre 2009
Faccio una piccola raccolta di foglie e mi sovviene Walt Whitman di Foglie d'erba
Continuità
Nulla è mai veramente perduto, o può essere perduto,
nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del mondo,
né vita, né forza, né alcuna cosa visibile;
l'apparenza non deve ingannare, né l'ambito mutato confonderti il cervello.
Vasti sono il tempo e lo spazio - vasti i campi della Natura.
Il corpo lento, invecchiato, freddo - le ceneri rimaste dai fuochi di un tempo,
la luce degli occhi divenuta tenue, tornerà puntualmente a risplendere;
il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.
Nulla è mai veramente perduto, o può essere perduto,
nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del mondo,
né vita, né forza, né alcuna cosa visibile;
l'apparenza non deve ingannare, né l'ambito mutato confonderti il cervello.
Vasti sono il tempo e lo spazio - vasti i campi della Natura.
Il corpo lento, invecchiato, freddo - le ceneri rimaste dai fuochi di un tempo,
la luce degli occhi divenuta tenue, tornerà puntualmente a risplendere;
il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.
da "Foglie d'erba" - Canto di me stesso - di Walt Whitman
io ozio e esorto la mia anima,
mi chino e indugio ad osservare un filo d'erba estivo,
....
accolgo la natura nel bene e nel male, lascio che parli
a caso,
senza controllo, con l'energia originale.
....
respiro la fragranza, la riconosco e mi piace.
....
Il fumo del mio fiato.
Echi, gorgoglii, diffusi bisbigli, radice d'amore,
filamento di seta, inforcatura e viticcio,
....
il sentore delle foglie verdi e delle foglie secche..
....
il gioco delle ombre e dei riflessi all'oscillare dei rami
flessuosi,
....
ascolterai da ogni parte e filtrerai da te stesso.
....
limpida e dolce è la mia anima e limpido e dolce è
tutto quello che non è la mia anima.
Se manca uno mancano entrambi e il non veduto è
provato dal veduto,
finché questo non diventi visibile e debba a sua
volta esser provato.
....
solo la nenia mi appaga, il mormorio della tua voce a
bocca chiusa.
....
Che cos'è l'erba? mi chiese un bambino
portandomene a piene mani;
come potevo rispondergli? non so meglio di lui che
cosa sia.
Suppongo che sia lo stendardo della mia vocazione
fatto col verde tessuto della speranza.
O forse il fazzoletto del Signore,
un ricordo profumato lasciato cadere di proposito,
con la cifra del proprietario in un angolo sicché
possiamo vederla e domandarci di chi può essere?
O forse l'erba stessa è un bambino, il bimbo generato
dalla vegetazione,
o un geroglifico uniforme
che voglia dire, crescendo tanto in ampi spazi che in
strette fasce di terra,
....
il più minuscolo germoglio ci dimostra che in realtà
non vi è morte,
e che se mai c'è stata conduceva alla vita e non
aspetta il termine per arrestarla,
e che cessò nell'istante in cui la vita apparve.
Tutto continua e tutto si estende, niente si annienta.
....
....
Whitman!
ovvero l'irruenza panteista
e la percezione tantrica del corpo elettrico
e la democrazia del feeling senza aspettare Obama!
ovvero la beat generation senza aspettare Ginsburg,
ovvero tutta la sannyaseria oshiana senza andare in un ashram indiano,
e tutta la sensibilità moderna inclusiva del new age con sottofondo di Mike Olfield,
tutto ante litteram nel poeta bardo cantore dello spirito libero americano, nato nel 1819 e morto nel 1892.
beh pare abbastanza!
lunedì 28 settembre 2009
Dedica a pois per Ninè
come t'avevo promesso, ieri è successo che prima d'andare in campagna, mi ricordassi di portare meco la vecchia sciarpa di voile a pois blanc et noir, pensando al pioppo nero ed alla fantasia di giochi un po' fatali!
tant'è! il tenace pioppo nero, entrato nell'autunno, sa dei ghiribizzi miei e dei repetita cliccheggianti, mi tollera o mi subisce o mi ama chissà?
sa della devozione e sa delle fisime, in fondo è un discorso integrato, sì così ce l'aggiustiamo;
insomma avevo promesso a francescanina di mostrarle i miei pois, sono storici non c'è che dire e a documentarlo porto foto di memoria ché quando c'ho l'occasione mi va di sfoderarle e riconoscetemi l'audacia almeno perché davvero son passati tanti anni, ahimè, Ninetta allora era scolara!
e così vecchio e nuovo, bianco e nero, in dedica ad una splendida giovane donna che si sdoppia spesso ma che è una di cuore e mente!
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