giovedì 5 novembre 2009

Pizza di zucca cioè tortino con zucca, farine, uova, spezie et coetera. Due versioni




Il fatto della pizza di zucca mi sovviene da un ricordo d’una ricetta spifferatami en passant da una cassiera, gentile, di un supermercato a Roma, che mentre scorre il codice a barre della zucca, sua sponte mi racconta di come sua nonna cucina la zucca, il mio interesse è subito destato e prendo nota mentalmente e successivamente la rifaccio pure la ricetta di questa nonna marchigiana, ma a distanza di tempo ora non ne ricordo più il dettaglio espositivo, ecco proprio non me ne ricordo! che diamine con tutto il mio segnare ed archiviare c’è qualcosa che non resta!

Il bello è che questo ricordo l’ha risvegliato un post di Carla di Letto e mangiato, che si cimenta con la zucca facendo la ricetta di una cuoca chef e che rimanda anche ad un post di memoria di Alex di Cuoche dell’altro mondo: piccolo esempio della logica intersoggettiva blogger!
Quello che io dico il bello della cordata!

Prima versione:

450 gr di zucca – a pasta soda- grattugiata a crudo e di poi strizzata bene con le mani (ché di aspettare che sgoccioli mi pare un di più inutile),

4 cucchiai di farina dolce alias farina di castagne ( è troppa, va ridotta per ridurre appunto l’eccessiva connotazione di migliaccio),

1 cucchiaio di farina di farro,

2 cucchiai di pangrattato,

2 uova,

e nella quantità che si desidera:

pistacchi,

noci,

mirtilli disseccati,

1 cucchiaino di zenzero in polvere,

una noce di burro e pangrattato per preparare la teglia di cottura ,

un filo d’olio,

infine alcune noci e una bella manciata di semi di zucca per decorare la superficie del tortino.


in tortiera di rame giustamente imburrata e di pangrattato infarinata, cottura in forno a 180° per mezz’ora e più (lo giudica l’occhio e lo decide lo stecchino che deve uscire asciutto e non impiastricciato umidiccio) con la cura di coprire, a metà tempo di cottura, con un foglio d’alluminio.

Esito: molto soddisfacente! lo zenzero s'avverte piacevolmente e la frutta secca insaporisce e stimola il palato, la texture appena asciutta fibrosa ma non secca, del resto la zucca c'è e si fa sentire, la farina di castagne forse è in eccessiva quantità connotando troppo nel ricordo del migliaccio mentre i mirtilli danno il plus valore dell'accento dolce-acidulo, complessivamente un ensemble vellutato.
















Considerato che la zucca grattugiata a crudo va a diventare una base-piattaforma su cui sbizzarrirsi come si vuole, ho proceduto alla

Seconda versione:

430 di zucca a polpa soda grattugiata a crudo (una fase di molto scocciante) e strizzata bene (il succo che resta non buttiamolo via, mi sono ispirata ad un uso dolciario che vi dirò),

200 gr di patata a pasta gialla grattugiata a crudo e poi strizzata a mano (anche qui il succo l’ho utilizzato in altra destinazione) (aver a che fare con un succo strizzato non ti fa venir voglia di sbarazzartene ma ti crea la coscienza che l’essenza conta!),

3 cucchiai di maizena (amido di mais),

2 uova,

100 gr di parmigiano grattugiato al momento,

40 gr di pomodori secchi tagliati a striscette ( ebbene sì, l’ideuzza che fa la differenza!),

2 cucchiaini di zenzero in polvere (troppo! Al mio solito con le spezie non mi doso mai in deficit),

semi di papavero e semi di zucca per decorare in superficie il tortino,

in tortiera di rame giustamente imburrata e di pangrattato infarinata, cottura al forno a 180° per 35’ minuti (coprire la superficie con un foglio d’alluminio affinché non colori troppo).

Esito: molto soddisfacente! sentirà però troppo lo zenzero chi apprezza il coté delicato (moi no!), è molto più umida rispetto all'altra versione, s'avverte il gusto buono del formaggio, è morbido, dolciastro (c'è pure la patata) e quando sotto il dente arriva il frammento di pomodoro secco ah è un acme di appetitosità!







ricapitolando:












Domanda: quale delle tue versioni ti piace di più?

Risposta: tutt’e due allo stesso modo! diverse e ugualmente gustose, perché ad una conclusione intendo arrivare: con la zucca così fatta come caschi caschi bene!

Parola papaverina!!

4 commenti:

sciopina ha detto...

personalmente preferisco la versione numero 2. Anche se un assaggio della numero 1 lo farei volentieri, almeno per giudicare!

papavero di campo ha detto...

invitata ad entrambi gli assaggi!

Mirtilla ha detto...

questa si che e'una vera torta salata di stagione!!
molto particolare negli ingredienti e nella presentazione,complimenti ;)

papavero di campo ha detto...

grazie della visita e apprezzo il tuo apprezzamento! ti confesso che preparare la zucca in questi modi dà soddisfazione,
ciao a presto!

 
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