Venezia. Andar per bacari. "Algiubagiò" alle Fondamenta Nuove. Location di grande fascino. Ambiente molto gradevole

spuntini cioè panini variamente farciti (il classico prosciutto e uovo sodo che sempre apprezzo, l'immancabile tramezzino con gamberetti e maionese seguiti da un bis goloso d'un invitante radicchio e provola, e d'un "piccantino" ovviamente ppetitoso ) e due spritz, godibili come tradizione: amarognolo campari pour homme e dolce aperol pour femme,

Algiubagiò: ambiente del ristorante e bar molto piacevole e location di grande respiro e consolidato fascino,

due chiacchiere col patron Giorgio, che mi rivela l'arcano del nome del suo locale, e che con moto di simpatia e tratto di buona cordialità si lascia andare e si dilunga a quel tipo di conversazione che a me piace, quella che salta di palo in frasca ma che di fondo, in qualche modo, sa onorare la novità dell'incontro ed è l'occasione di parlare di Venezia con un veneziano, di ricevere qualche dritta e di proferire commenti sul cibo e sui viaggi e sulle rispettive vite condotte in città differenti.. quel pizzico di familiarità che acconsente a piccole sintonie.
Ecco ciò fa piacere e ti lascia la voglia di tornare, si stabilisce il senso d'un legame.. pare effimero eppure si va a radicare nella rassegna dei ricordi buoni del viaggio..

infine sarà Giorgio a ringraziare noi d'essere stati l'inedito d'una domenica-grigia-sonnolenta-un-po-noiosa, a minimale prova del concetto benefico della reciprocità di scambio