venerdì 12 febbraio 2010

Venezia. Incontri notturni. Un'altra razza: Tano Masu Asia



















ricordo i nomi degli alani e non quelli dei loro umani compagni,

il tempo di uno spritz al Bancogiro è quello d'attaccar bottone con un altro avventore per via di quel superbo esemplare di cane che gli troneggia accanto, è femmina e si chiama Asia, fuori al sotoportego che dà su campo San Giacometto proprio a ridosso della scalinata di Rialto, ce ne sono altri due di alani, due maschi, l'uno altissimo una sorta di lucido vitello nero che si chiama Tano e il suo compagno - chè di sodalizio d'amici si tratta, ha in capo quel cappello a tubo della stufa che tanto usa nel look giovanerapper, e penso che se l'è messo apposta per imitare in dimensioni il capoccione del suo Tano, l'altro si chiama Masu ed è di taglia media. La più piccola, quella che nel locale mi pareva immensa, è appunto la femmina Asia. Tirati a lucido e possenti sembrano bonaccioni ma prova a sentirli quando abbaiano! un timbro rauco e forte come una grancassa o come una locomotiva sbuffante nera, ovvio, nella notte nera,

chiedo il permesso d'immortalare le tre macchine leonardesche giganti, permesso accordato, i loro compagni-ragazzi forse abituati alla manifestazione d'omaggio forse lusingati certo orgogliosi come veri genitori


4 commenti:

Cobrizo ha detto...

Papaverina, saperti così vicina...
oggi c'è pure il sole, vero?
mangiati una frittella anche per me (allo zabaione, da Tònolo, conosci vero? tra la scuola di San Rocco e San Pantaleon)

papavero di campo ha detto...

cara cobrizorobertina, terrò conto del tuo suggerimento tanto torno presto in quella città magnete!
allo zabaione, assicurato!

dede leoncedis ha detto...

la maniera infallibile per stringere amicizia con un padrone di cane è chiedergli il permesso di fotografarlo

papavero di campo ha detto...

considerato, dede, che la favella non ci manca:-)

 
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