giovedì 11 febbraio 2010
Venezia. Lo spritz rituale amatissimo nel nordest ovvero una buona scusa
una buona scusa per il rito, si sta insieme, si sorseggia una bevanda gradevolissima e la si paga quanto un bicchier di vino,
ma escluso il veneto chi sa cosa sia?
LA STORIA dello Spritz:
Secondo le teorie preponderanti lo Spritz nacque durante il periodo della dominazione Asburgica (per alcuni il suo nome deriverebbe dal verbo tedesco "spritzen", che significa "spruzzare"...secondo altri l'etimologia è legata al nome di un vino austriaco della regione occidentale del Wachau).
I soldati austriaci, abituatisi ben presto all'uso locale di bere vino in osteria, non si trovavano però a loro agio con la grande varietà di vini veneti, dalla gradazione troppo elevata rispetto al tenore alcolico cui erano avvezzi. Pertanto essi ordinavano bicchieri di vino misto ad acqua per allungarlo: questo è lo spritz "liscio" così come lo si serve ancora oggi a Trieste, Udine...
Solo con il passare degli anni l'aperitivo è "cresciuto" con l'infinita varietà di possibili aggiunte...come ad esempio il Selz (nome legato ancora una volta ad una città della Prussia famosa per le sorgenti d'acqua gassata), liquori più o meno forti (Bitter, Select...) e una buccia di limone, a seconda dei gusti immersa o semplicemente strizzata nel bicchiere
che cos'è?:
lo spritz è un aperitivo amatissimo nel nordest, terra in cui affonda le sue radici da più di cento anni, avendo trovato le sue roccaforti in città come Venezia, Padova, Trieste e Treviso.
Si tratta di un composto corroborante a base di alcool, dalla funzione sociale aggregativa.
Spritz e' il nome "scientifico", ma viene comunemente denominato Spriss o Spriz o, spesso, Sprisseto: il che dimostra l'amore della popolazione verso il Nostro, giunta a coniarne anche il vezzegiativo.
la ricetta:
La sua ricetta è avvolta da un'aura di mistero...o forse non è mai esistita!!
Di certo è composto da vino bianco e acqua (o selz), ma per il resto ci si affida alla creatività del barista che lo prepara...o alla propria! Nella maggior parte dei casi le aggiunte alla "base" descritta sono quelle di quantità (...più o meno ingenti...) di Aperol, Cynar o Gin.
La composizione del "Vero Spritz" e' custodita gelosamente da ogni Oste ed ognuno ne ha una propria tramandata spesso da padre in figlio; non troverete mai uno Spritz uguale a un altro. Comunque la preparazione deve rispettare alcune regole perche' la bevanda possa chiamarsi Spritz:
40% di vino bianco 30% di acqua minerale gasata, meglio se gasatissima, evitare la gazosa il restante 30% va preparato con una miscela di liquori il cui spettro varia dal Gin alla Crema Marsala senza disdegnare nessun tipo di alcoolico prodotto sul pianeta, purche' alla fine rientri come cromatismo in un qualsivoglia "rosso".
La gradazione finale e' anch'essa variabile tra i 12 e i 45 gradi, la media si attesta attorno ai 15.
Dunque lo SpRiTz non ha una ricetta unica, ma varia a seconda della zona geografica, a seconda del "baretto", o più semplicemente in base al gusto individuale.
SPRITZ VENEZIANO:
1/2 Vino bianco fermo e piuttosto secco
1/2 Minerale frizzante o acqua di seltz
Uno schizzo di APEROL, Select o Campari.
Una scorzetta di limone.
Viene composto direttamente in un bicchiere a calice davanti ai vostri occhi. Viene venduto al prezzo di un bicchiere di vino.
SPRITZ PADOVANO:
1/2 Prosecco
1/2 Minerale frizzante o acqua di seltz
Una BOTTA di Aperol, Gin o Cynar...
Una fettina di limone.
Da notare la leggera discrepanza tra "uno spruzzo" per quanto concerne la ricetta veneziana e la "botta" presente nella ricetta padovana : )
SPRITZ TRIESTINO:
E' il cosiddetto "Spritz liscio" :
1/2 Vino bianco piuttosto secco
1/2 Minerale frizzante o acqua di seltz
Una scorzetta di limone.
SPRITZ TREVIGIANO:
Prosecco
Poco (o niente) Seltz
Uno schizzo di APEROL
Una scorzetta di limone (a richiesta)
(documentazione appresa da http://www.spritz.it/spritz/default.asp)
a me lo hanno servito sempre con la fetta d'arancia,
scelgo decisamente la versione all'aperol giacché l'aperol lo trovo buono di per sé e la sua alcoolicità nello spritz viene ad essere mitigata quindi fa meno male e la gradevolezza resta
le foto dei miei spritz veneziani sono state fatte di sera al rinomato Bancogiro in sotoportego de l'Erbaria e di giorno da Algiubagiò alle fondamenta nove,
tra me e me mi veniva da ridere pensando all'uso massivo e intensivo del rituale estivo in Abruzzo (il mio Abruzzo costiero) di miscelare vino rosso (montepulciano) principalmente ma anche il bianco trebbiano con una buona dose di gazzosa, un uso che c'era da sempre e che aggiungeva vette di godibilità e pure di genuina cretineria quando noi ragazzi dicevamo bibìta-bibìta come il buon Ollio docet!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
...il problema è che non reggo gli alcolici e l'unico spriz preso in piazza cominciai e ridere e soffrire di mal di mare , mentre gli offertori ridevano per avermi prima rassicurato- non preoccuparti non è alcolico....:-)
mia cara c(a)ty! ma è gravissimo! non sai che ti perdi!! però eviti le calorie dell'alcool e questo è cosa giusta quindi 50% di pro e 50 % di contro:-))
tra poco e' ora di uno spritz , vedo se qualcuno m fa compagnia, ciaooo!
benapprodata Patrizia!
una fetta del tuo strudelpane con le olive ci sta bene con lo spritz, io ci sto!
Mai assaggiato, mai sentito! Quante cose mi insegni! Un altro sasso gettato nello stagno...o un'oliva gettata nello spritz? ;-P
l'olivuzza ci sta bene, ti ricordi la magitrale scena in sabrina del senior che non ce la fa ad acchiapparla nel bicchiere stretto e lungo ma a venezia bicchieri larghi! un bacio Romy
romy volevo aggiungere, non so se da voi toscani usava ma da noi in abruzzo d'estate usava una mistura simile e buonissima:vino rosso principalmente ma anche bianco allungato con la gassosa, una vera libidine per me!
ma lo spritz non lo prevede! acqua frizzante o seltz sì gazosa no! ahi ahi dico io! propongo di introdurre tal variante:-))
ho aggiunto nel post il ricordo abruzzese:-)
Posta un commento