martedì 16 marzo 2010

Circa Colomba Sorelle Nurzia. Creme a colori. Gialla allo zafferano della piana di Navelli e liquore Corfinio Barattucci. Sapori e Saperi d'Abruzzo!


















Pensando alla farcitura di una colomba delle Sorelle Nurzia, l'idea è stata delle creme a colori,

coniugate ad altri prodotti della tipicità abruzzese, in un connubio rafforzato di preziosità tutte collegate all'essenza della terra d'Abruzzo,

i sapori e i saperi!

ricercare ritrovare le radici di un'antica sapienza culinaria e gastronomica che mi trova in piena sintonia con quanto espresso da Carlo Petrini che ci ricorda che:

"il cibo come l'arte come il paesaggio è la fruizione nel presente di un bene ereditato, opera molto spesso di un 'elaborazione collettiva secolare, lascito di fatiche, invenzioni scoperte, esperimenti condotti da oscuri creatori che non hanno fimato né brevettato il loro bene"


Crema gialla allo zafferano della piana di Navelli e all'aroma delle erbe del liquore Corfinio Barattucci


procederò per digressioni,

la prima, intanto per dire che Corfinio rimanda a Corfinium,

Corfinio è un suggestivo piccolo paese della Valle Peligna nel territorio dell'Abruzzo aquilano,con un passato ricco di grande storia e di tradizioni.

Il paese, sorge sui ruderi dell'antica "Corfinium", importante postazione strategica posta tra la Conca Peligna e il Fucino.

Per la sua posizione centrale rispetto alle principali città abruzzesi, nel 91 a.c., Corfinio fu scelta come capitale della lega dei popoli italici.

Qui si svolse il giuramento della Lega Italica, cioè di tutti quei popoli che insorsero contro Roma nella guerra sociale.

ecco che un simbolo di storia patria divenne nome di un liquoroso elisir ad opera di Giulio Barattucci che nel 1858 intese così battezzare "un infuso fascinoso ed accurato di ben 42 erbe distillate a caldo: un liquore brillante nel quale risaltava tutto il profumo delle stagioni e l’incanto dei monti d’Abruzzo"

" Il successo fu immediato e permise alla Ditta Barattucci affermazioni prestigiose nelle più importanti rassegne nazionali ed internazionali diventando inoltre fornitore ufficiale della Real Casa.

In Abruzzo, a quell’epoca, non vi furono cafè à la page o foyer di teatro o salotto buono dove il Corfinio non recitasse un ruolo di primo piano,

così come non vi furono personaggi importanti della cultura della belle epoque che non ne abbiano gustato ed apprezzato la genuinità, il calore, il fascino sottile: da Benedetto Croce ai Cascella a Francesco Paolo Tosti a Gabriele D’Annunzio e a Francesco Paolo Michetti, l'amatissimo (mio) pittore delle pastorelle d'Abruzzo.

Una felice intuizione e la mano maestra appunto di F.P. Michetti finirono infatti per esaltare la specialità in eleganti anfore di ceramica di stile attico le quali, dopo la delizia ai palati, diventavano nelle case un raffinato complemento di arredo.

E dopo le anfore vennero le caratteristiche borraccette e poi il galletto e poi le tartarughe, e le paranze e quindi le pacchianelle e le damine curate tutte nella forgia e nei decori dai maestri ceramisti più importanti della Provincia, da Cerulli a Bontempo: vere e proprie "chicche" per i collezionisti di oggi."

(stralci da interessanti note ricavate da http://xoomer.virgilio.it/bac/Abruzzoweb/corfinio.htm)


ma si parlava di una crema gialla!

ho fatto un tentativo preparatorio con quantità ridotte utilizzando:

ricotta di pura pecora ingentilita da miele di acacia toscano dell'area di Pienza,

liquore aromatico alle erbe di Majella, miticamente il nostro Corfinio Barattucci,

la seconda digressione riguarda lo zafferano della piana di Navelli (Aq) celeberrimo prodotto di nicchia da sempre!

Lo Zafferano di Navelli più pregiato è quello confezionato in stimmi o fili: è la summa del sapore e dell'aroma,

richiede un discreto lavoro di preparazione perchè va utilizzato tostato e polverizzato oppure ammollato nell'acqua bollente.

Lo zafferano è ricavato solo dalla parte terminale del pistillo del Crocus Sativus, da cui nasce un inconfondibile aroma capace di donare sapore e colore caratteristico a risotti, zuppe di pesce, dolci e liquori.

La lavorazione dello Zafferano di Navelli è una storia appassionata e di attenzione, infatti tutta la raccolta e la lavorazione, cui provvede la Cooperativa Altopiano di Navelli, avviene a mano.

Forse già sapete che per ottenere un Kg di zafferano in fili occorrono circa duecentomila fiori.

(brevi note da qui: http://www.abruzzo.com/prodotti/Prodotto.html?idProd=113)


il suo cuore saggio ho cercato di rendere in un haiku lasciato in dono ad un'aiuola odorosa


crocus prezioso

indaffarata gemma
dentro un forziere



(haiku del cinque marzo duemiladieci)


ma rieccomi alla mia crema pitturata in giallo :

con le fruste elettriche amalgamare il tutto nella consistenza che più aggrada e voilà:




esempio applicato di un'alchimia in giallo!

guarda la crema verde!




4 commenti:

la belle auberge ha detto...

Cara Laura, sono commoventi questi tuoi amorosi omaggi alla terra d'Abruzzo.

papavero di campo ha detto...

eugenia cara è il mio richiamo della foresta!

artemisia comina ha detto...

belle assai queste creme.

papavero di campo ha detto...

ne manca una delle già fatte, in potenza la variante è infinita

 
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