sabato 15 maggio 2010

Papaveri e una giarra nuova












giarra (qui la sua etimologia)

nasce lattiera ma dal primo istante so che le varierò destinazione d'uso, del resto la lattiera chi la usa mai? se metto il latte al tè caso mai uso una lattierina d'acciaio dell'Alessi piccina picciò ma bastevole,

invece di caraffe e boccali ne fò un gran uso,

ma questa new entry la chiamerò giarra, sarà la scena agreste e la sua natura di "ferme" quei buoi quel grano quella falce mietitrice,

in Abruzzo dove sono nata si dice giarra che viene dall'arabo, le coste adriatiche sono state battute da genti d'ogni dove e le scorrerie saracene sono nella storia locale, rapivano fanciulle e sbarcavano vocaboli!


5 commenti:

Anonimo ha detto...

C'E' UN VENTO CHE SE NON HAI QUALCOSA A CUI AGGRAPPARTI TI PORTA VIA E SAI COSA FANNO I PAPAVERI ELEGANTI E FRAGILI?dANZANO!!!!uN ABBRACCIO DA CARMEN

Caty ha detto...

e data la sua alta presenza solo portatrice di papaveri poteva divenire :-)

papavero di campo ha detto...

carmen bellacarmen ciao,
sì la danza ci appartiene,
è resa è gioco


danzano al vento
papaveri sognanti
rabbrividendo



caty, nei pensieri sparsi entrano i papaveri di tarda primavera o di quasi inverno, loro resistono a freddo e pioggia e appena il sole li nutrirà rialzeranno fieramente il capo

nina ha detto...

Papavero verso Roma,
Papaveromio, conosco bene quello scoppio di tempesta dentro, travolge tutto nel bene e nel male, e in mezzo, e ti senti viva straripante di pioggia. me lo puoi dire, dimmelo sempre. grazie.

papavero di campo ha detto...

ninamerci

 
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