Abruzzo. Schegge di paese con mugugni papaverini

dettagli di paese come schegge di visioni architettoniche,

post-it d'una atmosfera che non si fa acchiappare,

persino manierismi d'un occhio irrisoluto,

alcune tracce più evocative ma permesola meritano il posto che gli dò nel mio spaziomemoriablog,

il ritorno estivo in luoghi cari del caricomemoria hanno un non so che di straniante, di fuori posto quasi sbeffeggiante la volontà precisa di riappropriarti di qualcosa che non ti è più dato,

testarda a farlo ma paghi il prezzo di sentirti un poco automa un poco esule un poco bizzarra un poco stonata,

per il kairos, per l'opportunità felice, ben altro tempo, non certo un'intenzione a comando..

così ti ritrovi a vagheggiare di un desiderio a venire, di venirci a stare per più lungo tempo quando avrai più tempo da padroneggiare,

padroneggiare, stai usando un termine violento che mal s'accorda al kairos,

allora ti dici che devi dire più tempo di cui disporre ma questo vorrà dire che sarai più grande, più grande di così e di ora e non riesci a bloccare quel brividino d'insoddisfazione, di acido malcoltento ogni volta che tocca chinare il capo ad una castrazione