giovedì 26 agosto 2010

Abruzzo. Sequenza. Mare Spiaggia Barca Sassi. Il sentimento dei versi di Borges "Sentire che la veglia è un altro sonno che sogna di non sognare.."































Arte poetica

Guardare il fiume fatto di tempo e acqua
e ricordare che il tempo è un altro fiume,
sapere che ci perdiamo come il fiume
e che i visi passano come l'acqua.

Sentire che la veglia è un altro sonno
che sogna di non sognare e che la morte
che teme la nostra carne è quella morte
di ogni notte, che si chiama sonno.

Vedere nel giorno o nell'anno un simbolo
dei giorni dell'uomo e dei suoi anni,
convertire l'oltraggio degli anni
in una musica, un rumore e un simbolo.

Vedere nella morte il sonno, nel tramonto
un triste oro, tale è la poesia
che è immortale e povera. La poesia
ritorna come l'aurora e il tramonto.

A volte nelle sere una faccia
ci guarda dal fondo di uno specchio;
l'arte dev'essere come quello specchio
che ci rivela la nostra propria faccia.

Raccontano che Ulisse, stanco di prodigi,
pianse di amore quando scorse la sua Itaca
verde e umile. L'arte è quell'Itaca
di verde eternità, non di prodigi.

E' anche come il fiume interminabile
che passa e resta ed è specchio di uno stesso
Eraclito incostante che è lo stesso
ed è un altro, come il fiume interminabile.

Jorge Luis Borges

È bella vero?




6 commenti:

_oggi_sono_Luca_ ha detto...

si proprio bella.
spero che i sassi tu li abbia "accasati". Proprio belli.

nina ha detto...

oh barchetta barchetta mia, mare mio , spiaggia mia, sassolini miei, mani mie, papavero mio!
bellissima sì.

Chiara ha detto...

bellissima...Anche io ho la passione dei sassi,me li riporto da tutti i miei viaggi...ogni volta che ne raccolgo uno mi viene in mente un film di vincente Minnelli "12 metri d'amore" nel quale una giovane sposina in viaggio di nozze (Lucille Ball) raccoglieva sassi, anzi massi e li caricava per ricordo sul camper,non ti dico le peripezie sulle salite e discese americane con questo lunghissimo camper pieno di sassi che sbattevano di qua e di là !Divertentissimo! buon we cara Laura, un bacione....

papavero di campo ha detto...

ragazzi sì voi tre:

luca v/s erre
ninaninetta
chiarachiaretta

che dire? sassi e barca e me,
ci sono momenti acquietanti che riesco a ritagliare in una cornice magari incasinata di voci e assilli e intrusioni del solito parapiglia in moto esterno attorno,

voi lo sapete,

tu lucaerre ti metti ad acquarellare e t'immagino calmo oppure con tuo figlio te ne vai in bicicletta o a camminare,

tu ninetta, ah tu sai quanti fili da rincorrere sull'ordito e sulla trama,

tu chiara te ne vai a gironzolare a captare profumi e visioni e ogni ben di dio disseminato attorno,

ed io ho voglia sempre più di quei momenti per me permesola di percezione tranquilla di mente acquietata di occhio vagante libero da vaghezza -per un po' almeno per un po'

clelia ha detto...

Ho letto solo ora.. bellissima la poesia che non conoscevo. Cercherò di tenerla a mente quando andrò a camminare lungo l'argine del Brenta o del Piovego cercando di raccogliere i miei pensieri e ascoltano il rumoroso silenzio che c'è.
Grazie è il minimo..
Clelia
Padova

papavero di campo ha detto...

clelia benapprodata qui dalle rive del brenta!
e benvenuti ai tuoi pensieri che sanno il silenzio e il rumore,
a presto!

 
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.