giovedì 23 settembre 2010

Puglie. Masseria "Sant'Angelo De' Grecis" -detta anche Abbazia S. Lorenzo- a Fasano. I muri ad hoc per foto memoria

la Masseria Sant'Angelo de' Grecis conosciuta anche come Abbazia San Lorenzo:








gli esterni un grande spazio di giardino e di atrio:







gli interni adibiti a sala ricevimento:











la casa gialla:







la chiesetta:






l'antico chiostro e l'agrumeto:






come una fazenda:















la scalinata bianca (infine mi son quasi infilata in una casa privata ma non lo sospettavo!)








il trappeto (frantoio) e antichi oggetti d'uso d'una civiltà sparita:














La masseria, conosciuta anche come "Abbazia di San Lorenzo", risale al XII secolo e ha origine dall'insediamento rupestre di Lama di San Lorenzo. Sulla sinistra dell'edificio si impone una suggestiva torre merlata.

Nel XIII secolo divenne proprietà del monastero di Santo Stefano di Monopoli mentre nel XIV secolo passò a rendita cardinalizia. Fino al 1665 fu una grancia dell'abbazia dei monaci greci di San Nicola in Casole di Otranto.

Nel 1693 la proprietà passò al Cardinale Imperiale che vi edificò la chiesa introducendovi il culto di San Lorenzo Martire.

L'abitazione, costruita con tufo delle Murge, è collocata sulla destra della struttura ed è la parte più antica della masseria (risalente al Cinquecento). Di fronte alla casa del massaro vi è l'edificio di un antico frantonio del Settecento restaurato e sede del Museo dell'Olio d'Oliva, con vari strumenti della lavorazione olivicola, mentre alle spalle del palazzo c'è un antico agrumeto".


"la grande costruzione rurale comprendeva pure gli alloggi dei contadini, in certe zone anche solo stagionali, le stalle, i depositi per foraggi e i raccolti"

"Sorte sopra insediamenti rurali del VII-VIII secolo, anche in zone incolte, si fortificarono per difesa dalle incursioni saracene, pian piano divenendo dei veri e propri centri autonomi.

In seguito si affiancarono gli ordini religiosi che divennero feudatari con il controllo di territori vastissimi, garantendo alle popolazioni rurali sostegno spirituale e organizzazione dell’attività agricola.

Le campagne di Fasano, come tutte quelle dell'Altosalento, sono ricche di antiche masserie.

Si è cercato di classificare le masserie in cinque tipologie: torre-masseria, masseria con torre, masseria fortificata senza torre, masseria-castello, masseria senza fortificazioni.

Ma ogni masseria rimane comunque unica nel suo genere.

Una caratteristica importante delle masserie fasanesi è il frantoio-trappeto di tipo ipogèo, completamente scavato nella roccia.

Anche le chiesette interne sono dei veri e antichi gioielli, con decorazioni, affreschi, dipinti e reliquie antichissime
"


(tutto lo scritto in corsivo da wikipedia):

Le masserie sono le tracce disseminate della ricchezza latifondista delle Puglie, certo era la ricchezza delle oligarchie, dei feudatari, dell'aristocrazia, della ricca borghesia ma al suo interno gravitava l'esistenza di altri ceti sociali, contadini, braccianti, artigiani facitori di manufatti,

La masseria che abbiamo visitato è di quelle fortificate con torre e chiesa e trappeto, che si può visitare quale piccolo museo a testimonianza storica della lavorazione dell'olio.

Oggi, come tutte le altre grandi masserie riconvertite ad altre destinazioni d'uso, lussuose residenze resort o più accessibili agriturismi, questa è adibita ai ricevimenti da matrimoni, con un certo stile misto tra lounge bar da fashion milanese e un assetto levantino iracheno, cioè coabitano la citazione d'un minimalismo raffinato declinato al bianco e un sentore di pacchiano quando l'esibitorio è esibito appunto a specchietto per le allodole!

i muri della masseria invece hanno dispensato una poesia mirata e ben allocata prestandosi a sfondi di autoritratti da fotomemoria molto autosoddisfacenti perché mi sono piaciuti! (e nella miriade di foto ammetto la rarità della cosa!)










4 commenti:

nina ha detto...

da poco ho disegnato sedie così, fil di ferro, come il segno della mia penna. Bella sei sempre, e in questi luoghi leggera come una gabbianella.

papavero di campo ha detto...

una gabbianella dici?! sì! per via del vento dell'aria più vitale e della luce ah la luce combina miracoli sprona alla visione e corrobora ogni fibra, mi piace infatti di queste foto una certa radiosità sarà per quello che sembro più leggera,

di quei ghirigori di ferro.. per tanto tempo in casa da adolescente c'è stato uno specchio con quelle volute e vuoi saperlo? nel mio scarabocchaire nevrotico quello compulsivo quando un foglio bianco ti si para davanti, la voluta a spirale non mi ha mai abbandonato!(regge sempre a fianco dei labirinti!)

Paolo Ferrario ha detto...

ciao, viaggiatrice
qui scopro luoghi bellissimi di questa nostra bellissima italia

papavero di campo ha detto...

benvenuto paolo! il sud il nostro sud corrisponde pure a parti della nostra anima, e l'anima sudista si sveglia nel bagno sensoriale!

 
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