venerdì 17 settembre 2010

Toscana. Andare in campagna. La sindrome di Sant'Agata












































I luoghi di vibrazione intrisi rilasciano emanazioni,

alcuni luoghi sono giusti per noi,

eroticamente creano legame,

ci prendono fino ad avvincerci e ci vincono! hanno la meglio su di noi,

esperenzialmente procurano emozioni e danno dipendenza, si vuol ripetere quello star bene, forse c'entrano le endorfine come nell'ebbrezza d'una corsa veloce,

fatto sta che in certi luoghi l'agio è easy e in tutta naturalezza fluiscono i movimenti, il ritmo dei pensieri si fluidifica, si riavvia il corso delle catene associative, e quel rumore d'ingranaggio del motore proprio tutto personale del nostro desiderare, maggior vitalità si è subito attivata e la vita vien voglia di corteggiarla e mentre le fai la corte ti ritrovi già cascamorto alle prese con tante di quelle alluzzanti cose attorno a te,

c'è una bellezza a portata di occhi e di mano e di passi, non è difficile acchiapparla non è fuori luogo né fuori posto, te ne nutri e basta, semplicemente ti percepisci vivere in un abito di armonia,

scorta, ne vuoi far scorta, siccome l'ego non lo molli mai, hai bisogno di pensare che ne puoi fare scorta, vecchia faccenda dei trucchi in atto che funziona e non funziona,

c'è chi lo fa davvero, invece, di cambiar vita, e ne vive i benefici e se ne accolla il carico strada facendo,

le immagini di quest'abitare in campagna sono i dettagli, che parlano e mostrano, prove alla mano, il corso e il decorso di una sindrome in atto, ma vivaddio liberatoria e salutare,

a circa un'ora da Firenze c'è la prova d'una piccola grande possibile opportunità di cambiare stile di vita (i nostri amici Pa & Ma l'hanno fatto).


9 commenti:

pinguil ha detto...

"c'è chi lo fa davvero, invece, di cambiar vita, e ne vive i benefici e se ne accolla il carico strada facendo" ti cito, giacché hai colto nel segno!!!

Buongiorno caro Papavero.. quanto tempo siamo stati senza sentirci?
Ti abbraccio, con la promessa di tornare presto.

papavero di campo ha detto...

carissima anch'io abbraccio te! bentornata sentiamoci!

Caty ha detto...

quanta bellezza , e quanto amore nel cogliere i particolari e renderli sublimi;

papavero di campo ha detto...

i dettagli calamita d'attenzione, sempre l'avventura del piccolo che contiene il grande
(bonne nuit a caty)

clelia ha detto...

"I luoghi di vibrazione intrisi rilasciano emanazioni,alcuni luoghi sono giusti per noi,
eroticamente creano legame,
ci prendono fino ad avvincerci e ci vincono! hanno la meglio su di noi,esperenzialmente procurano emozioni e danno dipendenza, si vuol ripetere quello star bene, forse c'entrano le endorfine come nell'ebbrezza d'una corsa veloce...""

Questa emozione l'ho sentita nitidamente quando sono andata a S.ANtimo con persone molto care ed a me molto vicine..non c'entra la spiritualità del luogo.. c'entra la poesia delle cose e il sentire l'emozione crescere gradualmente..
Grazie papavero per aver risvegliato così dolcemente quellq sensazione ed emozione

Clelia

la belle auberge ha detto...

magnifico, semplicemente magnifico. Brava Papavero!

papavero di campo ha detto...

clelia benapprodata, quando queste mie note pensate e trascritte suscitano un riscontro emotivo non posso che esserne contenta, un piccolo ma chiaro segno di sorpassare l'autoreferenzialità,
ringrazio te d'aver qui lasciato traccia della tua emozione,

eugenia, note from tuscany! una regione felice ma non da meno la tua e tutte le altre del nostro bel suolo sono innamorata della mia territalia e non da sola!

artemisia comina ha detto...

sa quanto tempo non vedo un tacchino. piccina, ero.

papavero di campo ha detto...

il tacchino è lu allinacc in abruzzo,
il dindo nelle marche,
in piemontese pito,
tachèi in ligure,
pào in veneto (senti il nunche) piton in veneziano (pita tacchina)
gaddu d'Innia in siculo (gallina d'india),
uallarin in napoletano
piocco in sardo
tacco in toscano antico
tuchen in emiliano
e da te come?

(ma guarda te che vado a imbastire)

 
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