martedì 19 ottobre 2010
Ikebana di casa con Pupa bifronte. Adorabile Frida Khalo!
tra le ceramiche pugliesi la Pupa baffuta è un classico di tradizione derivato da una leggenda del luogo,
la storiella è presto detta:
(la riprendo pari pari dal sito "barocco pugliese" )
"Lo ius primae noctis era un’antica usanza che nei secoli passati ancora serpeggiava nei piccoli borghi pugliesi. In ricordo di quell'assurdo rito medievale oggi in Puglia esiste un’anfora dal modellato antropomorfo che ne porta il nome. Questo prezioso oggetto di artigianato si produce in realtà a Grottaglie, nelle storiche botteghe del quartiere delle ceramiche, ma si riesce a trovare nei negozi artigianali di molti paesini pugliesi.
Si racconta che nel Settecento un vignaiolo di Martina Franca, convolò a nozze con una splendida fanciulla di Grottaglie. La fanciulla essendo di Grottaglie doveva secondo un’antica pratica medievale ancora vigente, trascorrere la prima notte di nozze con il feudatario di Grottaglie, la cosa logicamente non piacque al vignaiolo, che si rifiutò di accettare un simile affrontò.
Perciò decise di vestirsi da donna e immolarsi al piacere al principe. E così fece. Si vestì da donna, con abiti fastosi e si recò al castello, dimenticando però di tagliarsi i baffi. Quando arrivò al cospetto del principe fu lampante il raggiro, al ché all’inizio il principe ordinò di condannarlo a morte, ma poi divertito e arrogante, saputo che l’ingannatore aveva un pregiato vigneto, gli intimò di portare a corte tutto il vino che aveva ottenuto dai suoi terreni contenendolo in anfore che avessero le sue fattezze di travestito, altrimenti sarebbe morto.
Il povero vignaiolo girò tutte le botteghe del quartiere per farsi fare delle anfore a lui ispirate. I figuli (i vasai) produssero circa settecento di queste anfore antropomorfe per permettere al vignaiolo di tergiversare il suo buon vino e aver salvo la vita e l’illibatezza della sua amata. E fu così che da uno stratagemma mal riuscito e dalla minaccia di morte di un feudatario medievale nacque la preziosa anfora dello ius primae noctis".
con la belle Auberge c'è stato il piccolo divertimento di scambiarci rispettivamente commenti sull'apparizione delle nostre statuine acquistate in terra di Puglia, lei nella famosa Grottaglie ed io nell'altrettanto nota Cisternino,
c'è una versione che vede l'artefice del travestimento messo a morte comunque dopo essere stato scoperto, e un'altra che vede invece premiata l'audacia del nostro temerario e la vita salva come nella fiaba più affascinante succede alla lungimirante Sherazade.
Attrae della donna baffuta, l'ibrido, l'intrigante, la commistione di genere, la mescola delle due componenti altrettanto presenti nella nostra realtà genetica e filogenetica e antropologica culturale, prendi gli archetipi junghiani di animus e anima o gli ambìti travestimenti per l'uomo vestirsi da donna e per la donna da uomo,
per una buona fetta della mia vita, nel tempo dell'adolescenza e per parecchio dopo, ho avuto un grande amore per il look androgino, scarpe e giacche e pantaloni (ah non c'era verso di vedermi in gonna, una volta che la misi a scuola ci fu stupore generale!)
a me piace moltissimo, di più, adoro Frieda Khalo, creativamente libera di autoritrarsi con la sua soffice accennata infamata peluria sotto il naso sopra le labbra,
(le immagini du Frida Khalo, tutte da google immagini)
le donne del sud lo sanno bene a quanta dolorosa ceretta costrette a sottoporsi per far sparire quell'inestetismo lì che atterrisce le brune appunto (anch'io, all'inizio con la pappina decolorante dell'oreal si mirava al biondo che in quanto biondo non è inestetico! ma perché sembrare un tenentino austroungarico?! meglio decisamente passare alla ceretta strappatutto! le donne magrebine lo fanno con una mistura di miele e limone appiccicosissima ma quanto a risultati boh? a sentirlo parrebbe poco efficace!)
e quella scempiaggine del "donna baffuta è sempre piaciuta" come ha avuto origine?
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7 commenti:
ma, ¡che bello!, mi ha fatto ridere proprio tanto questa storia, dopo una giornata di lavoro piuttosto noiosa, grazie, un caro saluto
ciao ana! dopo una noiosa giornata di lavoro bisognerebbe disegnarci dei baffi e fare un po' il despota! che ne dici?
e' bellissima questa statuina bifronte e se solo avesse le sopracciglia un po' piu' brezneviane :)) somiglierebbe tantissimo a Frida. E' molto interessante scoprire cosa sta dietro agli oggetti di artigianato locale e quanta storia del costume ci rivelano! Ora bisgogna indagare sulle pigne e sul loro significato.
buona giornata
^_^ Mi hai fatto ridere Papaverino!!!
Grazie...Anche per gli Auguri ;) !!!
Un carissimo abbraccio.
Cristina
a proposito di baffi superflui, ti ricordi quel film degli anni Sessanta in cui una tizia di Milano va in Sicilia, forse in viaggio di nozze, a conoscere il parentado del marito e qui crea scandalo per i suoi modi disinibiti. In seguito, verra' integrata nella famiglia perche' , dopo una radicale depilazione a viso gambe e braccia della giovane cognata, le restituira' quella bellezza che giaceva nascosta sotto un manto di peli.
Frida mon amour
cristina ^_^ !!
eugenia non ho presente codesto film ma a sentirlo raccontare lo immagino già! come a dire un pelo pelliccia che cela e nasconde, una seconda pelle o una fedeltà alle origini!
ti ricordi le menate femministe di tenersi i peli sulle gambe e non usare il reggiseno?!
la scelta nature la rispetto eccome ma farne un dogma mi vien che ridere!
pupa baffuta
o son uomo o son donna
fascino doppio!
nina non dubitavo!
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