mercoledì 3 novembre 2010

Si torna al Pappo! Felice idea! Papposileno ovviamente!

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"Papposileno"
enoteca / ristorante
piazza A.Frank, 2
Cavriglia -AR-



















L'ultimo del mese di ottobre si conferma ligio all'acqua prevista,

ma è un'acquerugiola! una deliziosa pioggerellina ottobrinautunnale che rinfranca la visione e rafforza ogni intento di intimismo,

con Andreino e Mir non si pongono limiti alla voglia di andare che prevale su tutto giacché il motto su cui siamo molto d'accordo resta "e via andare",

così si allestisce di buoncuore una domenica nel Valdarno, la meta è il Papposileno, luogo dove consumare un'esperienza gastronomica di alto tenore che non si può non condividere con loro, estimatori di ogni ben di dio predisposto alla comune opportunità! eh già, feeling e sintonia e condivisione e spirito allegro sono l'amplificazione della piacevolezza di stare insieme, noi non ne siamo sprovvisti grazie al cielo!

uno strappo alla regola che il Pappo sia aperto a pranzo, l'orario essendo finora stato tassativo serale ma è il trentuno, la sera è lasciata alla kermesse zuccaiola per tutti quei new adepti del culto pagano d'oltremanica, anche se le zucche le tagliavano e le illuminavano pure i nostri contadini della bassa del nord e dell'alta del sud,

la strada per Cavriglia è molto bella, l'aretino ecco un altro bel pezzo di Toscana o si fa prima a dire dov'è che è brutta questa regione?!

la pioggia ci accompagna fino a destinazione, la piazzetta della nostra gradita sosta è un'immagine d'iconografia d'autunno, alberi di foglie gialle in caduta libera, suolo lucido di pioggia, ticchettio impressionista, il vecchio monastero ora adibito ai riti vitalistici dell'edonismo che non passa,

Francesco Tarsia, patron animatore cuore pensante factotum, nella sua neraveste talare attende nel suo ampio sorriso di accoglienza oltre la soglia, promette bene e mantiene meglio!

il luogo è molto affascinante (in abbondanza fotografato qui) trait d'union d'antico e nuovo, tra memoria e attualità, c'è riuscito, Francesco, a conservare o si dirà a custodire, in maniera autentica, cosa non facile, lo spirito identitario e il background del luogo, sacro e profano si sono dati la mano e corpomente, per me, la sua interezza qui trova dimora,

le parole scorrono nella leggerezza gioiosa pregustativa, il menù è un cantico dei cantici, scoccia restringere la scelta, prendere questo vuol dire non assaggiare quello, ma tant'è s'addiviene ad una scrematura e i piatti felicemente iniziano la danza magica dell'atterraggio sul nostro tavolo,

tavolo! nientepopodi meno che assi di botti di vino, piallati e portati a futuristici esiti di ingaggio moderno con immancabile struttura portante di acciaio, su pavimento di suggestione ardesia tra rossimuri di mattoni di convento di suore!

ci devi essere portato, allora l'estasi estetica potrai appaiarla a quella culinaria con amplificazione di Senso e dei sensi!

il sileno, l'essenza atavica del sileno si compiace, quel vetustone del papposileno in cuor suo sorride, tutte le moltitudini dei sileni s'abbandonano al canto melodioso nella coazione sicura di tramandare l'istinto di celebrazione!


4 commenti:

Luca and Sabrina ha detto...

Papavero, ne parlerò a Luca di questo locale così intimo, così come piace a me, tra legno e pietra, per un viaggio sensoriale nel gusto. Quell'assortimento di formaggi emana una sensualità che ci sono rimasta impigliata dentro, ma anche la bistecca sa farsi desiderare. Sulla mia agendina prendo nota, ma prima di lasciarti volevo dirti che quell'ultima tua fotografia la trovo bellissima.
Un abbraccio
Sabrina

papavero di campo ha detto...

cara sabrina è un posto di altissimo livello (ottimale qualità dei cibi, poca elaborazione, stagionalità e ricerca sul territorio, filosofia della naturalità) un'esperienza sensoriale che voi apprezzereste alla grande!
circa la foto grazie,
la mia mania autodocumentativa ormai stranota:-)
continua a intrigarmi quale diario e cronaca:-)
un grande abbraccio a te e un saluto caro al tuo luca

Luca and Sabrina ha detto...

Mio splendido papavero, anche Luca ne è rimasto conquistato, penso che non tarderemo a farci una capatina!
Ti adoro
Sabrina

papavero di campo ha detto...

considera che c'è una novità il pappo sarà aperto a pranzo solo l'ultima domenica del mese, altrimenti ahi è solo di sera,
ma una domenica credo che per voi vada bene e se me lo direte magari ci faremo una capatina anche noi!

 
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