giovedì 28 luglio 2011

Due foto fortuitamente precipitate oggi da eoni lontani






un amico di tempi molto lontani oggi su facebook mi tagga su alcune mie foto - da lui scattate- di lustri e lustri fa, che emozione ritrovarmi rivedermi e sapere che quella bellafaccia sono io sono stata io e lo sono ancora in qualche latente mascheratura del mio soma, eppoi oggi avevo in testa il Canone di Pachelbel, che perfetta coincidenza per intraprendere un viaggio a ritroso. L'emozione così s'accresce e mi prende alla gola



Pachelbel Canon in D Original Instruments






4 commenti:

Anonimo ha detto...

che meraviglia...buona giornata..Caterina...sono l'altra Caty, da ora in poi mi firmo col nome intero così mi riconosci..

papavero di campo ha detto...

ciao caterina! bel nome anche sapienziale pensando alla santa omonima

Romy ha detto...

Cara Laura, questo post me l'ero perso!
Guarda che non è quella bella ragazza a rimanere nascosta, latente, da qualche parte dentro di te...Era, semmai, la bellissima donna che sei adesso, che stava prendendo forma in quella bella bimba lì! :-)
Quando dipingi o immagini una rosa, La Rosa, non è mai un piccolo boccio...E lo stesso il Papavero: prima dell'evento scarlatto che gli fa gridare al mondo la gioia di esserci, non è che un tenero verde pelosetto astuccio, dentro cui si nasconde una seta ben più preziosa! Con affetto

papavero di campo ha detto...

romy hai parole bellissime per me che mi stanno emozionando e riceverle ora -in questi momenti di opacità dura, non puoi sapere il bene che mi fanno, grazie amica dal cuore grande (ci sentiamo, ti racconto)

 
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