domenica 10 luglio 2011
Garden party a Santagata. La sindrome si tinge di buio di luce di candele di languidi respiri estivi
un garden party in qual di Santagata,
nelle braccia notturne di una serata calda di luglio,
il fiato caldo dell'estate ci muta il cuore,
occhi in su al cielo stellato "quella è Arturo, ma Zoe non c'è"
mentre la signora mezzaluna spande il suo chiarore ipnotico su di noi inermi inebetiti -senza offesa ma l'ammaliante luna è maestra nel sovrastare nel soggiogare,
tante buone cose allestite sul tavolo ma i i cibi -e son golosi!- sono il pretesto per essere lì nella magia santagatina, a centellinare emozione, a chiacchierare e ridere e spassarsela ed io mi metto pure a contestare una musica tribale di quelle con l'effetto di rincoglionire, però ci sono stati i Cocteau Twins ed allora sì che le mie orecchie hanno goduto della raffinatezza d'alta quota:-)
I gatti, tutti si sono fatti vedere, ognuno una capatina e poi slittando lungomuro hanno disertato, ma Guido no, lui Guidobaldo degli Ubaldi è il primo della lista alla stanzialità, guadagnata la sua postazione da poltroncina centrale, niente lo disturba, fa come se non ci fossimo, lui c'è, è una certezza che ci rassicura e che, non poca cosa, accresce fascino alla location, il gatto toujours valore aggiunto,
e poi c'è Cleo la germana che aveva preso il volo, dopo la disgrazia della perdita del suo amato Tony (si vocifera d'una volpe assassina) ma che è tornata qui alla sua nursery, adesso fa così, la sera all'ebbrezza del tardo crepuscolo piglia il volo, cede all'ancestrale comando ma l'indomani ritorna, quaquà riatterra e quàquà stridula starnazza,
e poi c'è una ney entry, Calimero, brutto come la pecenera, tutt'ossa, con enormi orecchie pipistrellose, gli occhi cisposi ma giù con la beatitudine stampata sul musicchio di essere capitato in paradiso, è un gatto di giornata, preso, da perso che era, da poche ore, salvato dall'infida strada dove minuscolo come un topo allo sbando sfidava il suo angelo salvatore, e per l'appunto non ti va a scomodare l'intervento di Matteo che lì si materializzava e intenerito perso anche lui, lo scampava alla malasorte, lo prendeva seco per farlo approdare a lido di letizia e pappatoria,
ed eccolo lì rifocillato, antibioticizzato, indagato dalla curiosità di GattaPerla, coccolato sulla sponda della poltrona, quasi conteso su chi se lo spupazza in braccio, eccolo lì salvo, lui il Neretto nella sua forzavitalenera, di già applicato alla pratica ricattatora delle fusa della captatio. Sta a posto. Problema risolto.
Dicendolo tutt'altro che avvenente ho suscitato riprovazione in Reaper che mi brontola seriamente "guarda che ti sente" e giù tutti a dire che come il cigno nero diventerà bellissimo, ma un Adone in casa c'è già , Calimero potrà ambire alla medaglia d'argento, che del resto sulla pelliccetta nera male non ci sta!
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3 commenti:
Ciao Laura
Leggo il tuo post e mi vedo già nel giardino di casa mia,alla luce di qualche candelina, a fissare i gatti che scorrazzano a destra e manca per acciuffare fantasmi di vento e insetti notturni...
Una coccola al piccolo Calimero, micio fortunello...e buona domenica a te.
Catia
languida e felice! tra gatti calimeri e maglie a righe marinerette e amici e quel rosso nel sorriso e di pietre, fa festa avanti agli occhi miei pensar Papavero!
baci mattutini estivi
ninè
catia, giardino mici luce di candele, accogliente scenario per te, grazie della gentile visita! e buone serate estive
ninetta, a te rispondo con saluti notturni dall'est, -ora anche mio (stessa coast solo più a sud)
baci adriatici allora!
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