giovedì 22 dicembre 2011

L'Artista di Michael Hazanavicius. Un film magico




Visto con sommo diletto “L’Artista di Michel Hazanavicius , un vero gioiello.
Film magico. Se Blixa Bargeld in uno dei suoi pezzi mitici diceva che silence is sexy, se David Linch, ora sceglie il silenzio come dimensione pregnante per l’elaborazione artistica ecco questo regista francese a me finora sconosciuto



fa un’ode bellissima e appassionata al cinema muto, ripercorrendone gli stilemi anche i clichès e mimeticamente calandosi nell’America degli studios cinematografici della fine degli anni ‘20 e degli anni ’30.

I protagonisti due attori sconosciuti sono stupendi e bravissimi, immedesimati perfettamente nel gusto visivo e sentimentale di quegli anni.



Il terzo attore è il cane, un magnifico terrier di altrettanta bellezza e bravura: non recita da cane ma recita da cane! E che cane! Meravigliosamente!



Un film da vedere al cinema, assolutamente! Non da straziare in streaming please! Anche per cogliere il divertissement delle scene iniziali che molto catturano facendoti compiacere d’essere proprio lì in sala.

Avuto il piacere di vederlo all’Odeon che a Firenze è l’ultimo dei cinema di fascino, con arredamento decò e lampadari e palchetti e stucchi che ti fanno sospirare! Ancora se il cielo lo concede.

Mi son goduta il film, senza che mi scaturissero al solito rivoli su rivoli di elucubrazioni ingaggiati in vari filtri di decodifica, no questo film ha la grazia della leggerezza, del coinvolgimento infantil emozionale e non mi vergogno a dire anche della lacrimuccia, come quando si vede Charlot e le corde toccate sono libere da sovrastrutture e c'è una felicità che ti scorre nelle vene e non hai nessun bisogno di chiederti perché


Einstürzende Neubauten - Silence Is Sexy




L'ARTISTA - Trailer - Michael Hazanavicius




2 commenti:

Tra cenere e terra ha detto...

Ma che bella la descrizione che ne fai... lo cercherò. Assolutamente. Spero di vederlo al cinema.

papavero di campo ha detto...

eppoi, come in tutti i buoni film, ci sono metafore a non finire, su tutte, qui, la paura del cambiamento che nuoce più del cambiamento stesso..ma è secondario rispetto all'aspetto salvifico del vero amore..da vedere, perché è romantico!

 
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