domenica 29 gennaio 2012

I papaveri dei giorni della merla. Il ventinove terzultimo di gennaio





mi stanno a cuore i giorni della merla

sono gli ultimi tre del mese di gennaio e devono essere molto freddi

oggi terzultimo, il ventinove, è stato molto freddo, buono! bene! bello!





e siccome avevo urgente bisogno di star bene per via di brutte recidive di problemi fisici che non vogliono smettere di tormentarmi e che mi portano a crisi di sconforto, cosa meglio, per risollevarmi, di una giornata in campagna?

nell'abbraccio ospitale dei cari Pa & Ma

una campagna molto amata in un posto magnificamente bello, luogo di sindrome benefica in costante riconferma di piena accezione relaxing,

e tanti autoscatti allora, su uno sfondo d'un legno naturalmente shabby chic che prediligo trovandolo ogni volta irresistibile,














e poi gli ulivi e i gatti,

immortalati, la mia Balù (la sento anche un po mia!) e l'Adone Jacques









2 commenti:

Riyueren ha detto...

Questi sì che sono autoscatti ben fatti! chissà però che un giorno io non possa farti qualche ritratto, mi piacerebbe molto.Magari in cambio di un disegno dei tuoi papaveri.
Oggi qui nevica parecchio: a me la neve non intirizzisce né intristisce...quando nevica per me è come un tonico, va a capire...

papavero di campo ha detto...

l'autoscatto me lo concedo da parecchio, è stata un'acquisizione identitaria, un'intera poetica vi ruota con molti vari e intrecciati elementi,
d'un tuo disegno sarei altamente onorata perché l'attenzione altrui un certo tipo di attenzione è un grande dono che ci viene elargito ed altrettanto felice sarei di destinarti un mio disegno di papaveri
la neve l'agogno amo intensamente la stagione inverno, stamane a firenze ci siamo svegliati con un'imbiancatura di neve ma poca cosa (fuori città invece la neve sognata!) e cmq l'odor di neve c'era! inconfondibile odor di gelo e pensavo che la nostra spolveratina di cacio è comunque neve! L'aria d'inverno vero, brucia le mucose, raffredda gli occhi, taglia le guance, risveglia i passati ancestrali!
Bello l'inverno. Mi piace tanto. Custodisce il buono. Promessa bianca che stana sorrisi rossi. E fa sentire vivi

 
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