martedì 31 gennaio 2012

I papaveri dei giorni della merla. L'ultimo di gennaio




mi piace celebrare i giorni della merla, perfetta viva ombra nera degna di haiku,

la storia della merla non ha confini, la merla siamo noi che fiutiamo il freddo dell'aria di neve, che siamo costanti nell'affidarci al ramo, che zufoliamo ignari quando la vita è con noi, che sentiamo il brivido di esistere e ci inebriamo di vento, che mangiamo di gusto e quando siamo stanchi restiamo immobili, icone vive e vegete



aria di neve
nel giorno della merla
fiutare il freddo

haiku dell'ultimo di gennaio 2012


7 commenti:

Riyueren ha detto...

Uno splendido haiku.Ti ho già detto che adoro i papaveri, vero?

dede leoncedis ha detto...

Troppo freddo oggi , poveri papaveri.

papavero di campo ha detto...

oh si, amare i papaveri, inimitabili fiori di campo delicati e selvaggi, una tal bellezza una tale gioia che ci amplifica la portata percettiva,
ugualmente l'haiku a cogliere forza vitale e palpito, cara Riyueren

papavero di campo ha detto...

ciao dede, anche i papaveri come i barboni patiscono intemperie ma sapranno resistere, debbono farlo

fulvia1953 ha detto...

Bellissimi papaveri, colori che scaldano mentre noi fiutiamo nell'aria la neve. Grazie, un saluto altrettanto pieno di calore Fulvia

papavero di campo ha detto...

fulvia spero che per te tutto stia volgendo al meglio, grazie del tuo palpito papaverino, so del tuo cuore aperto al bello e alla fiducia ed è un insegnamento anche per me che sto attualmente in frangenti non buoni (ma rispetto alla tua prova, alla tua tenacia, alla tua serenità d'animo ho solo da imparare)grazie molto di essere stata qui con il tuo spirito forte e delicato

http://tempoliberoblog.altervista.org/ ha detto...

Anche io sono appassionata di papaveri, sarebbe fiori perfetti per adornare punti morti delle città, dove ci son quei tristi muri.. mi piacciono di tutti i colori, e riesco a trovarli, quest anno ne ho visto un pò ai bordi della mia città che spettacolo....
o li fotografo sempre

 
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