Lana del Rey clone da marketing oppure star in progress?

scopro oggi, da radio tre dalla trasmissione "alza il volume", Lana del Rey, istintivamente mi alluzza, bella d'una miscela somatica tra Twiggy e Cindy Crawford, la voce ricorda Marianne Faithfull quella però degli inizi dal colore ancora non tramutato in ruvidissimo arrochito dark, cmq questa Elisabeth Grant là per là mi pare attraente, è interprete e autrice, è affascinante. Ha un sito web à la page e i suoi brani, almeno tre tra quelli sentiti finora, mi son piaciuti. Peccato la bocca a canotto sicuramente rifatta, oscenamente clonata, che mi fa sempre sia repulsione che tristezza del perché una donna debba voler assomigliare a una qualche altra diffusa e terribilmente uguale

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brani fighetti in cui fa un bell'uso della voce, niente di nuovo intendiamoci ma l'esito è piacevole se non altro familiare ad un background che mi risulta gradevole ed è vero che pensi pure -certo un po' alla lontana, a P.J. Harvey e a Siouxie, ricorda invece molto Kate Bush, insomma questa giovane esordiente al suo primo album, mi pare un'intelligente assemblatrice e un'abile mutante, che fa il verso pure a madonna e che nel brano Diet mountain dew mi sembra, ridicolmente, una tipica performance di music trace alla Bollywood, ma nel complesso ( e chissà quanta gente c'ha dietro che l'ha "formattata") sembra che abbia saputo tener conto della fondamentale lezione di alcune delle più grandi artiste musicali di mio gusto e piacimento, perciò mi son presa la briga di ascoltarla ché con quella bocca con me aveva molte poche chances e comunque somiglia a troppi altri modelli per poter in futuro sostenere la scena, anche lei ha la bellezza del ciuco quella dei ventanni, ma la faccenda dell'unicità ed originalità è altro affare.. tante ne son nate di stelle e stelline e tante sono andate dissolte nell'oblio cosmico


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Lana Del Rey - Born To Die




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