L'Alchermes: l'uso di questo liquore ci è pervenuto dalla Spagna ed è probabilmente di origine araba. Si prepara oltre che con alcool, zucchero, acqua di rose, scorza di arancia e vaniglia con varie spezie: cannella, coriandolo, macis, chiodi di garofano, fiori di anice, cardamomo; la cocciniglia gli conferisce il colore rosso vivo. La cocciniglia è un insetto che viene essiccato per colorare e che in spagnolo si chiama alquermes, dall'arabo Quirmiz che significa appunto scarlatto.
A Firenze era molto diffuso al tempo dei Medici che ne erano grandi estimatori apprezzandolo sia come liquore da bere sia nella preparazione di molti dolci.
Veniva fatto nell'Officina dei frati di Santa Maria Novella ed era definito "Elisir di lunga vita". Anche questo liquore - come tanti altri alimenti e ricette - entrò in uso in Francia dall'Italia, portato dai cuochi che seguirono Caterina de' Medici, tanto che divenne noto con il nome di "liquore de' Medici".
Or ora ho telefonato all' Antica Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella, per chiedere ragguagli, un signore molto cortese che per giunta alla fine della nostra conversazione si è dichiarato con la formula ahimè desueta ormai “siamo a sua completa disposizione” mi ha dato conferma che l’alchermes buonissimo da loro prodotto è sempre quello dell’antica ricetta dei fratelli domenicani dal 1612.
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3 commenti:
questo fine settimana sarò a firenze per lavoro; chissà se mi riuscirà di comperare una bottiglia di alchermes fratesco...
sospetto che tu venga più spesso a roma di quanto io non vada a firenze; se ne deduce..
una terza ipotesi è venezia, ho in programma questo viaggio ormai da tanto e gennaio lo penserei propizio (il carnevale no!) chissà che non capiti davvero di poterci conoscere lì, chissà?
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