giovedì 15 gennaio 2009

Brodo di cappone











Il brodo di Natale per tradizione e canone in casa nostra vuole assolutamente il cardo, che noi amplifichiamo in "cardone" e le "pallottine di carne", la variabile ammessa è circa le carni, gallina o cappone con eventuale aggiunta di carne magra per bollito; l'altra variabile può riguardare l'uso di tortellini (il massimo è stato quando io e mamma li abbiamo preparati a mano seguendo la ricetta dell' Artusi, ma ci vuole il suo tempo specie a farli di preferenza piccolini) oppure taglierini fatti in casa, oppure come in questo caso egregia sostituzione è stata la matassina di chitarrine all'uovo.

4 commenti:

artemisia comina ha detto...

noi cardo, fegatini, brodo.

papavero di campo ha detto...

fegatini?! che forza ognuno il suo canone

marisgutta ha detto...

Quelle polpette tuffate nel brodo mi hanno fatto fare un tuffo nel passato.Chieti, teatro Marrucino,freddo...ma una fantastica zuppa, quella!Non ricordo le opere, ma la zuppa, quella si, eccome!
(ma il cardo devo bollirlo nel brodo?)

papavero di campo ha detto...

marisgutta ti ho sollecitato un bel ricordo!
il cardo va bollito in acqua a parte perché rilascia un po' d'amaro del carciofo (sono le foglie del carciofo) e poi scolato e versato nel brodo già pronto
a presto!

 
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