Il brodo di coniglio è stata una grande scoperta!
Ha un sapore di tale delicatezza, è magrissimo, non ci trovi nessuna tipica stellina di grasso da brodo.
E’ una ricetta zen se mi si passa l’uso di carne!
Cucinato con l’essenzialità di alcune coste di sedano, tre carote, alcuni piccoli scalogni e qualche foglia d’alloro e i dovuti chicchi di sale grosso.
Poco per un risultato veramente eccelso! Ecco la straordinarietà della semplicità!
Per questo brodo di coniglio m'è venuta voglia di un'apparecchiatura giapponese, nel passato per fortuna mi sono concessa una spensierata dotazione di ciotole e ciotoline, tazze, bicchierini da sake e vari ammennicoli very made Japan, da usare con cibi consoni.. oggi era perfetto.
Per la legge degli opposti una nota voluttuosa è stato coniugare la carne bianca con la mostarda piccante cremonensis.
4 commenti:
Papavero, questi scambi in tempo reale mi fanno sentire la rete talmente viva, mi fanno avvertire le distanze praticamente nulle...
Lo vedo bene che è magro, hai proprio ragione. E quella carne tenera con la mostarda... ahhhh piacevolezza dell'acquolina in bocca.
La mostarda col suo piccante di senape: che altro mostro sacro hai introdotto, mia cara.
ho preso al volo il la lanciato da te, tipo botta e risposta culinaria! divertente anche così!
la mostarda a parte natale e il suo immancabile brodo, pe mmia tutto l'anno!
cara papavero, mi trovi concorde sul delicato e oserei dire raffinato sapore del brodo di coniglio. La mia cara nonna me lo raccomandava per l'alimentazione delle mie figlie infanti: digeribilissimo e nutriente!
ti abbraccio
eu
cara eu una conferma da te ha un gran valore attenta e sapiente quale sei!
a presto e un abbraccio!
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