Frieda Khalo, Autoritratto con vestito di velluto, Collezione privata
Attraverso un sentiero del bosco,
in un comodo cantuccio,
in un comodo cantuccio,
un elastico e lindo filo di ragno,
asperso di allegria solare e di ombra,
è sospeso nei cieli;
e con un tremito impercettibile
il vento lo fa vibrare,
tentando invano di strapparlo;
il filo è saldo, sottile, diafano e semplice.
E' tagliata la viva cavità dei cieli
da una linea sfavillante, da una corda policroma.
Noi siamo avvezzi a stimare solo ciò che è confuso.
Con falsa passione nei nodi ingarbugliati
cerchiamo sottigliezze, ritenendo impossibile
congiungere nell'anima semplicità e grandezza.
Ma sono meschine, ruvide e smorte le cose complesse;
e l'anima sottile è semplice come questo filo.
3 commenti:
quanto mi fà pensare questo componimento , mi viene voglia di ricopiarlo e crearne un gigantesco biglietto. grazie
grazie a te, alla tua sintonia!
è una poesia bellissima e ignorata!
Ciao Papavero !
Chissa' se nella tua passeggiata romana nel quartiere ebraico hai potuto vedere, in via dei Falegnami al n.9, non lontano dalla fontana delle Tartarughe, la bottega La Casa di Frida, che vende artigianato messicano, ed ha un proprietario entusiasta di Frida Kahlo (che ti somiglia un po' ... ?) e dei Teschi esorcizzatori di Posada. Ci ho sostato a lungo !
A presto, Federica
Posta un commento