martedì 27 maggio 2008

Vini del Valais (Svizzera, valle del Rodano) e vini di Borgogna. Serata di degustazione all'Enotria



Ecco il menù provato alla prova di gusto:

PETITE ARVINE DE CHAMOSSON VALAIS A.O.C., 2005

Con Aspic di pomodoro datterino con bocconcini di mozzarella di bufala e strepitosa acciuga di Monterosso(un'entrée gustosa e raffinata!)




SAINT BRIS DOMAINE SAINT PRIX, 2006

Con Spaghetto di Benedetto Cavalieri al gambero rosso ( e benedetto sia il pugliese Benedetto che del grano del Tavoliere fece tesoro) (se non fosse chiaro gli spaghetti di grano duro erano magnifici!) :





HUMAGNE ROUGE DE CHAMOSSON VALAIS A.O.C., 2005

Con braciola di spada siciliana (canonicamente trattata ai pomodorini e capperi) :




TSCHIDA MUSKAT OTTONEL
Con dessert “biancomangiare” :




Vini del Valais (Svizzera, valle del Rodano) e vini di Borgogna


La serata dedicata ai vini svizzeri della valle del Rodano -“l’0ro del Rodano” cette fois !- e ai vini francesi di Borgogna si è svolta senza picchi di emozione o flash eclatanti.

Sono vini buoni ci mancherebbe però in assenza di quei quid che ti fanno gridare al miracolo.

Per quel che mi riguarda c’è un altro però: sono stati l’occasione proficua di conoscere la vicenda storica-operativa sotto l’impronta umana, legata a quelle produzioni e sto parlando dei vini del Valais.

La vite è una pianta cristiana. Sì certo prima era stata pagana, ma si è convertita pur’essa.
È il contorcimento, la sfida ad esistere, la pazienza e la tenacia a farne caratteristiche da martirio e poi la simbologia del sangue, il calice della Messa, e il Santo Graal.

A vedere le coltivazioni terrazzate nella valle del Rodano è giocoforza che penso alla cristianità, alle sue nozioni di doveroso esercizio, alla lungaggine sofferta e paziente.

Però –e sono al terzo però- dalle laboriose applicazioni di vite&uomo avvinti nel connubio cristiano corretto al calvinismo, ecco che sgorga il pagano, il dionisiaco.

Un nettare rosso (o blanc) che ti dà piacere e ti dà lo sballo. Bella cosa!
Un esito felice a generare istanti di felicità degustativa e di piacevoli sensorialità.

Enotria
ristorante & enoteca
via delle Porte Nuove
Firenze

2 commenti:

fedeccino ha detto...

Ciao, mi sono stupita nel leggere di Chamoson, quanti ricordi di neve e Grand Muvrand visti ad Ovronnaz, a due passi da li'. Scopro il rosso, quando credevo fossero forti soprattutto col Fandant. Grazie della tua visita :)

papavero di campo ha detto...

grazie anche a te! ben approdata!

 
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