il pioppo ormai lo sa che quando sono nei paraggi arriva il momento in cui sola soletta mi appropinquo alla sua postazione e nel giro di pochi attimi gli tocca di ascoltare il canterello della raffica dei clic su clic,
sa oramai della mania, dell' incessante irrisolto autoritrarmi e del bislacco intento di trovarmi giusta nell'immagine giusta,
lo sa ed amichevolmente mi dà un appoggio, uno sfondo di robustezza, un'invisibile alleanza che altro non è che una tenerissima sopportazione della mia irrequieta calma e di una controllata turbolenza,
lui immobile con la sua raggiera di rami danzatori avviluppati e sciolti, io in una danza petulante di passi e accerchiamenti,
poi è la volta del contatto, delle mani sulla sua scorza muschiata, di qualche abbraccio e della fronte addosso alle sue rughe,
molto silenzio, sempre una comunicazione silente interrotta appena da scoppi rumorosi di pensieri sbarazzini e ancora tregua, la strana e triste incomunicabilità tra due specie viventi ciascuna abbarbicata al suo progetto,
infine il distacco, senza convenevoli , senza immiserite retoriche, lui resta là mentre le mie gambe sgambettano verso un altrove
11 commenti:
"lui resta là mentre le mie gambe sgambettano verso un altrove."
sorrido..
tu sai come ti capisco nel dialogo continuo abbracciando un albero, io il gelso, tu il pioppo.
e tu sei sempre piu fatata, con questo dolce intenso profondo volto dai colori della natura.
un abbraccio
f
attenta, papavero, tu lo sai che ogni tanto gli alberi si aprono e inghiottono gli umani. corteggia oggi, corteggia domani...(corteccia?).
novella dafne.
PS: nuovo racconto: Papavero che fu inghiottita dal pioppo.
un sorriso... manca solo un sorriso al pioppo..
francesca, anche il gelso è un albero amato, nella mia terra d'origine è immancabile un gelso davanti alle case di campagna,
il gelso in estate è una grazia di Dio, ha un'ombra fitta per questo viene detto "lu chiuso",
ogni gelso è sacrale, un vero genius loci
artemisia, scherza tu!
ma colgo con piacere il riferimento a dafne, non è puramente casuale.. il lauro..il mio nome vero..l'altera ninfa boschiva..grazie a te mi sa che mi scappa un ombroso post-arello!
pinguil benapprodata qui,
un sorriso dici, hai ragione,
è bello quando è il tempo dei sorrisi
hai meraviglioso blog
mi piace tanto
complimenti e saluti
beata, benapprodata qui, dalla terra di polonia, grazie dei complimenti e a riscriverci presto!
Gli alberi, presenze silenziose, salde, sempre consolatorie...anche io ho un albero preferito: è un antico susino rugoso e scuro, ma dai piccoli fiori bambini!
sì cara romy!
quando ho letto queste parole ho ritrovato così bene ritratta anche me e l'albero , quello che chiamavo il "mio" albero ; e amo corteccia, rami , foglie e profumo. un abbraccio
caty ma quante siamo abbracciate ai nostri alberi?!
e quanti alberi cui essere grate!
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