lunedì 6 luglio 2009

Abruzzo. Il faro di Punta Penna sotto l'acqua



















pioggia sorella pioggia che trasfigura il mondo e lo incastona in lucida gemma,


elettriche emozioni regalate dall'acqua di giugno che bagna il faro e le case povere dei pescatori e le spighe di grano e i papaveri docilmente arresi ai colpi della pioggia e tutte le erbe dell'estate già secche sciupate e polverose

6 commenti:

Romy ha detto...

Carissima Laura...è qualche giorno che non vengo a trovarti, ed ho scorso indietro i tuoi bei post, che mi hanno tanto emozionato...vedere la tua splendida terra selvaggia e generosa....la tua zia fanciullina...la tua tenera mamma sotto l'ombrellone....le tue cose colorate, vive, vissute....mi mancavi! E ritrovarti è stato proprio bello....Un abbraccio grande :-)

Francesca ha detto...

ehi tu, mi vuoi proprio far commuovere.

papavero di campo ha detto...

romy anche tu mi mancavi, le tue visite le parole amiche, la tua sensibilità, grazie di aver trovato il tempo di passare e di soffermarti con un po' di emozione sui miei reportage, è così bello quando si avvera il segno più tangibile della condivisione allora mi pare che subito possa evaporare l'alone dell'autoreferenzialità!
grazie cara amica!

papavero di campo ha detto...

francesca i post sul faro hanno una destinataria speciale e cara!

Fabipasticcio ha detto...

il faro è sempre un immagine suggestiva, è guardare oltre, stando però in luoghi famigliari, il afro è sempre pronto al grande balzo, nonostante sia ancorato a terra.
Belle le immagini sotto la pioggia.
E' bello poter leggere questo blog.
Ciao

papavero di campo ha detto...

fabiana sei gentile e benvenuta da venezia e terraferma da luoghi di grande pregnanza e sensibilità, a presto!

 
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