mercoledì 15 luglio 2009

Villa Maiella, ristorante in Guardiagrele. Quando mangiare diventa un'altra cosa

























































VILLA MAIELLA,
ristorante in Guardiagrele,
di Peppino e Angela Tinari




A Villa Maiella s’è consumata un’esperienza molto alta d’incontro degustante col cibo abruzzese di tradizione nella rivisitazione accurata e illuminata al passo coi tempi,

il livello di soddisfazione è stato notevolmente alto verso l’eccellente, con punte massime circa

- la squisitezza dei salumi dell’antipasto alla cui norcineria provvede personalmente il patron Peppino Tinari essendo la materia prima fornita dalla loro stessa azienda di allevamento (suini e caprette scure)

- la morbidezza quasi burrosa di una carne d’agnello mai mangiata in tal tenerezza ed acconciata artisticamente in un quadro d’autore per una quaterna di proposte


- un dessert da favola “il semifreddo di parrozzo”creato ed eseguito dalla chef Angela Tinari consorte del patron che da solo meriterebbe la sosta in questo luogo. Soltanto quando si realizza, evento raro e rarissimo, un crescendo in qualità e gradevolezza culminante nella rosa ottima dei dessert, a parer mio solo allora, si potrà parlare in toto di grande ristorante, quante volte invece il ponte dell’asino è proprio lì –anzi quasi sempre!- in zona dessert mai all’altezza oppure disastrosamente in calo rispetto pur ad un buono e notevole desinare

- una nutritissima lista dei vini -2000 di numero!- ma cosa ancor più sorprendente una super nutrita lista dei vini da meditazione dove perdersi in mille rivoli e dove cascare in esitazione e perplessità del prendo questo o quest’altro?



Due note di colore, di quelle che mi mandano in sollucchero:

la conversazione in naturalezza mista a rigore e condita da ironia, che si snoda nel progress del nostro lento pranzare, col patron Peppino Tinari che ha voglia di scambio d’una sincerità d'opinione col suo cliente…. (fino alla confidenza d'una immortalazione in foto memoria ensemble!) circa gli alimenti, le materie prime, la loro produzione, e la manipolazione e l’invenzione e tutto quanto fino alla pietanza allestita lì sotto i nostri occhi il nostro naso ad un baleno dai nostri vogliosi appetiti e dalle nostre attese golose

per finire in bellezza, è in serbo un bellissimo dono, un libro su Villa Maiella, edito da Gribaudo, che sulla porta in uscita mi viene regalato da Peppino e Angela Tinari con una tenera dedica per me!


9 commenti:

Caty ha detto...

complimenti a chi cura con tanto talento questo luogo e sopratutto , per me , che davvero ci andrei solo per quello , una mega porzione del dessert!!e d'altra parte ad un dolce papavero solo una dolce dedica le si poteva donare...

papavero di campo ha detto...

caty sei cara e mi beo del tuo commento!!
il dessert di Angela Tinari è mitico, è stao un crescendo rossiniano!

Francesca ha detto...

davvero gradita cotal sosta Madame Papavero, e a ogni piatto mi son detta si si l'avrei scelto anch'io. Bello parlar col produttore della sua stessa arte.
baci e leccornie che ne hai già in quantità!

papavero di campo ha detto...

madame papavero!
tu mi puoi dir tutto!

bello sì quando mangiare diventa arte!

Romy ha detto...

Un'esperienza straordinaria....

Daphne ha detto...

Che bei piattini,che bei posti.
Mi pare tu abbia cambiato l'header,sbaglio? :)
Quanto mi manca il mare...baci

Mirtilla ha detto...

quante cose deliziose che hai provato!!

lecartedimauri ha detto...

...che dire?!mi piacerebbe provare!!ciao,mauri

papavero di campo ha detto...

romy, davvero! ora posto il libro

daphne, un piccolo cambiamento..un colore più riposante agli occhi estivi

mirtilla ehilà ciao a te e grazie del tuo passare

maurizia che piacere la tua visita, ho visto le tue bellissime opere, ch e brava che sei!

 
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