martedì 6 ottobre 2009

Radici fatate di alberi fiabeschi. "Radici conservano un sepolto segreto" da Radici di Antonia Pozzi










































Radici

di Antonia Pozzi


Gronda di neve disciolta
la casa. Trasale
l’anima al tonfo delle gocce fitte.

Così sfacendosi
dolorano le cose.

Ma lontano,
oltre i veli del sole e gli insicuri riflessi,
oltre il trascolorare delle ore,
vive un esiguo mondo
d’erba e di terra.

Radici
profonde nel grembo di un monte
a Primavera votate
si celano.

E conosco
io sola
il nome d’ogni fiore
che fiorirà,
la luce ed il pezzo di zolla
in cui prima riappaia la tenera
esistenza delle foglie.

Radici
profonde nel grembo di un monte
conservano un sepolto segreto
di origini -
e quello per cui mi riapro
stelo
di pallide certezze.


la parola poetica amplifica l'immagine, vestendola di significato appannandola di sembianza di sogno, rischiarandola oppure oscurandola,

scatto foto nel bosco e sono rapita dalla possanza tacita e sovrastante dei radicamenti, dall'intrico delle barbe succhianti, dal viluppo come rete neuronale di radici che avranno forse ispirato Dorè per dare corpo al viluppo delle anime dannate e avranno forse suggestionato Tim Burton per le sue visioni filmografiche d'inconscio fiabesco.

Penso pure al tremendo inquietante conturbante ultimo film di Lars Von Trier "L'Anticristo", alle stupende suggestive immagini del bosco fatato e maligno di cui ha voluto adornare una narrazione rigurgitata sia dal suo ossessionato paiolo d'inconscio personale che da quello collettivo dell'immaginario di tutti quanti.

La natura ci sovrasta (ah proprio ieri sera ho visto Into the wild di Sean Penn ed è una riconferma lampante della natura amorale energetica dei luoghi che sovrastano la piccola inquieta drammaturgia mentale di un fragile imperfetto essere chiamato uomo)

11 commenti:

palmy ha detto...

ho provato in modo più nitido l'incommensurabilità della natura di cui parli in una terra che sembra sorgere ancora oggi dai primordi del mondo, l'Islanda. Mai come in quei giorni mi sono sentita infinitamente piccola...

papavero di campo ha detto...

ciao palmy, l'islanda -che mi attira- deve essere stata una bella esperienza di un'altra dimensione del vivere,
anche forse per apprezzare nuovamente la nostra caotica realtà, almeno per me i viaggi in scandinavia mi misero addosso una struggente nostalgia di casapatria, pur essendo ammirata di quei loro immensi spazi per nulla popolati

nina ha detto...

la meraviglia di quelle braccia.
mi sentire terra ogni volta.
appena tornata da un viaggio romano di 1 sol giorno, ancora piena di quella luce, ed è bello riposarsi ai piedi dei tuoi alberi.
notte
nina

papavero di campo ha detto...

notte ninetta e sogni belli

marina ha detto...

bisognava pensarci a fotografare le radici! il che significa che si tratta di essere aperta a tutte le voci della natura con occhio amoroso
non ho visto L'Anticristo ma ho guardato più volte Into the wild e il rapporto uomo/altra natura è mostrato in tutta la sua drammatica forza
grazie, marina

papavero di campo ha detto...

lars von trier al solito dà cazzotti nello stomaco aveva iniziato con le onde del destino proseguito con dancer in the dark (i successivi non li ho visti)ed ora ha davvero alzato il tiro..ho in mente di parlarne in un post

_oggi_sono_Luca_ ha detto...

carissima, belle le radici !
sto facendo in questi giorni alcuni schizzi a penna biro di olivi nodosi. Or ora invece ho messo sul blog l'ultima "roba" fatta a un corso per acquerello di un giorno.
un abbraccio r

papavero di campo ha detto...

un abbraccio a te! ogni tanto ti penso!

simonapinto ha detto...

cara, come e quanto sei parte di quella terra! tu con quella maglia color turchese del cielo che si vede più sopra e gli spallacci dello zaino come il muschio. Confusa e assimilata fra le radici del tuo albero, come un bambino accoccolato fra le gambe del nonno
Un abbraccio

papavero di campo ha detto...

simona che bella la condivisione con te!

Giada ha detto...

Immagini meravigliose, che mi comunicano la brama di vivere dei bellissimi alberi (per me tra le più splendide creature)...Un saluto.
Giada

 
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